Le parole di Jasmin Repeša, nel post-partita di Gara 3 al PalaLeonessa, arrivano come un abbraccio alla sua Trapani Shark, che chiude qui la sua stagione, sconfitta da Brescia 92-86 e fuori dalla finale scudetto. Ma non è solo tempo di ringraziamenti. Il tecnico croato punta il dito, con lucidità, su ciò che ritiene non sia andato per il verso giusto.
Parole dure, pronunciate con la compostezza di chi ha dato tutto. Repeša ha guidato una neopromossa fino al secondo posto in regular season, costruendo un’identità tecnica e mentale che ha stregato tutta Italia. Ma la semifinale ha lasciato l’amaro in bocca, dentro e fuori dal campo. A rincarare la dose, nel dopo gara, è il presidente Valerio Antonini, visibilmente deluso ma determinato: “Ringrazio Jasmin, i giocatori e lo staff per questa stagione indimenticabile. Ma in questa serie non riesco a capire cosa sia successo nella testa di alcuni di loro. Inspiegabile. Pazienza, si cresce anche così. È chiaro che serviranno rinforzi più esperti. Ci lavoreremo da subito.”
Poi, l’affondo sugli arbitraggi e la gestione generale della serie: “Abbiamo chiuso con 50 tiri liberi a 24. Se dicessi davvero quello che penso, mi radiano a vita. Jasmin ha detto che non volevano mandarci in finale, e forse ha ragione. In queste settimane ho visto e sentito cose allucinanti. Avevo pensato anche di dimettermi da presidente. Ma non mollo: ne parlerò il 4 luglio in una trasmissione speciale su Telesud.”
Antonini si rivolge anche al Comune: “Spero ci venga data la possibilità di continuare a fare basket ad alti livelli. Ma ci credo poco. C’è chi ha cercato di spegnere l’entusiasmo nel momento più difficile dell’anno, con polemiche vergognose. È stato un affronto alla tifoseria e agli investimenti fatti. Un film stile Gattopardo in piena regola.” Infine, un messaggio per Brescia, prima finalista di questi playoff LBA:
“Un abbraccio a Mauro, Graziella, Peppe Poeta e ai giocatori di Brescia. Hanno vinto sul campo, con merito. Farò il tifo per loro in finale.”
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