Il Movimento STOP non ci sta.
Quanto emerso ieri in conferenza stampa dal presidente Antonini è sconcertante: l’Amministrazione Comunale avrebbe lanciato accuse infondate a un imprenditore che ha creduto nello sport e in Trapani, parlando di un debito da 120mila euro. “Peccato – si legge nella nota del Movimento – che oggi scopriamo la verità: il contatore in questione alimenta anche la piscina comunale e gli uffici dell’ATM. Il vero consumo del PalaShark? Solo 30mila euro”.
Altro che “buco”: “Qui c’è un’amministrazione che lancia fango senza verifiche, danneggia reputazioni e gestisce con superficialità i soldi pubblici. Vogliamo sapere: la piscina e l’ATM pagano la luce? Quanto? E a chi?”
STOP chiede che “l’ingegnere Orazio Amenta chiarisca subito, e che il Comune chieda pubblicamente scusa all’imprenditore diffamato. Si apra un’indagine interna, si individuino i responsabili e si adottino procedure chiare e trasparenti”. “Trapani – conclude la nota – non può più permettersi simili figuracce.Chi investe va rispettato, non infangato”.
Il Movimento STOP vigilerà. E stavolta, non si chiude un occhio.