Trapani, seduta consiliare infuocata sul DUP

Il Consiglio si è tinto di toni incandescenti durante la discussione sulle variazioni al DUP (Documento Unico di Programmazione). Mentre la maggioranza guidata dal presidente dell’Aula, Alberto Mazzeo, proponeva modifiche al bilancio previsionale, la minoranza ha fortemente contestato la procedura, accusando Mazzeo di non rispettare i principi di trasparenza e democrazia.

Al culmine della tensione, il consigliere di opposizione Salvatore Daidone ha insistentemente richiesto di prendere la parola. La sua insistenza – considerata veemente – ha provocato la reazione dei vigili urbani, chiamati in aula proprio per allontanarlo. Daidone, secondo fonti ufficiose, è stato considerato “molto agitato” e pertanto invitato a uscire temporaneamente.

Dopo l’allontanamento di Daidone, alcuni consiglieri di minoranza sono tornati a parlare: tuttavia, hanno scelto una forma di protesta silenziosa. Pur regolarmente in aula, hanno sottolineato con determinazione l’atteggiamento del presidente Mazzeo – definito “poco dialogante” – restando in silenzio per diversi minuti. Una presa di posizione netta che ha ribadito la loro critica verso la gestione dell’aula.

La serata si è conclusa senza una risoluzione unanime: le variazioni al DUP sono state approvate, ma con piglio politico controverso. Lo scontro tra maggioranza e opposizione rimane sullo sfondo, con accuse incrociate di mancanza di rispetto democratico. Daidone e la minoranza promettono di non lasciare cadere il gesto, e mantengono alta l’attenzione sulla conduzione dell’Aula

La seduta di ieri è stata un vero e proprio banco di prova per i rapporti tra maggioranza/minoranza, metodologia di lavoro in aula e future alleanze politiche. La modalità autoritaria percepita e l’uso delle forze dell’ordine in aula rischiano di segnare un precedente per i futuri lavori consiliari a Trapani. Anche perchè già un’altra volta la Polizia Locale era intervenuta per allontare dall’aula il consigliere Maurizio Miceli.