Erice casa del Nobel

Sono 158 complessivamente i Premi Nobel che, in sessanta anni di attività, sono passati dal Centro di Cultura Scientifica Ettore Majorana di Erice.

Gli ultimi tre a entrare a far parte di questo speciale gruppo di scienziati sono il professore Pierre Agostini, dell’Ohio University of USA, presente a Erice nel 1972 nel 1996, nel 2000, nel 2003 e nel 2006 con la International School of Quantum Electronics, la professoressa Anne L’Huillier, dell’Università di Lund in Svezia, a Erice lo scorso mese di marzo sempre con la International School of Quantum Electronics, entrambi vincitori ieri del Nobel per la Fisica “per metodi sperimentali che generano impulsi di luce ad attosecondi per lo studio della dinamica degli elettroni nella materia”, e ancora il professore del Massachusetts Institute of Technology, USA, Moungi G. Bawendi.

Americano di origine tunisina, il professore Bawendi è stato a Erice nel 1993 con la International School of Materials and Technology, ieri premiato dall’Accademia con il Nobel per la Chimica; la motivazione ufficiale riporta: “per la scoperta e la sintesi dei punti quantici”.

E se i professori Agostini e Bawendi a Erice ci sono stati, più volte, a partire dagli anni Settanta e fino ai primi anni 2000, la professoressa L’Huillier alla Fondazione Majorana, come già accennato, c’è stata lo scorso mese di marzo in occasione del 66° Corso sulle “Frontiere della scienza dei raggi X ad attosecondi e ultraveloci”. Ancora un volta, quindi, il più prestigioso tra i riconoscimenti che premiano il genio umano in tutti gli ambiti, cioè il Nobel, certifica, là ove ce ne fosse stata necessità, l’assoluta qualità dell’offerta didattica della Fondazione e del Centro di Cultura Scientifica Ettore Majorana.

Un progetto formativo che, oltre alla indiscussa qualità, si pone anche come struttura perfettamente al passo con i tempi, e a raccontarcelo è proprio la presenza pochi mesi orsono della professoressa L’Huillier a Erice dove, ospite della Fondazione nella famosa stanza del Papa dell’Istituto Wigner-San Francesco, ha portato i risultati dei suoi studi, quel lavoro che poche ore fa ha ricevuto il più alto riconoscimento possibile: il Premio Nobel.

“Ai professori premiati giungano le nostre felicitazioni – dice il professor Antonino Zichichi, fondatore del Centro di Cultura Scientifica Ettore Majorana, a commento – siamo orgogliosi di aver potuto ospitare questi illustri scienziati che dimostrano quanto ricco e qualificato è il nostro piano formativo. Erice sarà sempre la casa di ogni buon proposito scientifico e culturale. Proseguiamo – chiosa il professore – con tutta la determinazione e la competenza che hanno sempre contraddistinto il lavoro dell’ Ettore Majorana, un Centro Studi universalmente riconosciuto come eccellenza mondiale nell’ambito della formazione post universitaria”.

Insomma, senza dubbio un risultato importante per la Fondazione, che, nelle prossime settimane, si appresta a celebrare i sessant’anni di attività. E sarà una grande festa. Una festa della scienza per la pace, il famoso Spirito di Erice.

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