Nell’ambito della differenziazione disposta dal governo nazionale con l’ultimo dpcm firmato dal premier Conte la Sicilia è stata inserita tra le zone arancioni.
La
Sicilia
è stata classificata come zona arancione, il
livello intermedio tra il giallo ed il rosso. Questo vuol dire che
nell’isola sono vietati gli spostamenti in entrata e uscita tra
regione
e
da un comune all’altro, salvo per
comprovati motivi
di
lavoro, studio, salute e necessità. Viene
poi raccomandato
di
evitare
gli spostamenti non necessari nel corso della giornata all’interno
del proprio comune.
Con
il nuovo Dpcm scatta la chiusura di bar e ristorante. Ma
fino alle 22 è consentito, per quel che riguarda la
somministrazione, l’asporto. Questo vuol dire che sarà possibile
prendere ciò che si vuole, senza però poterlo consumare all’interno
o davanti al locale. Un
po’ come si faceva quando a maggio scattarono le misure di
allentamento delle restrizioni. Quindi chi fa somministrazione, può
restare aperto ma a patto che il tutto venga consumato fuori, come
caffè, panini e gelati, tanto per fare un esempio.
Le consegne a domicilio sono invece permesse fino a mezzanotte.
Dalle 22 alle 5 scatterà poi il coprifuoco, come disposto dai
precedenti provvedimenti governativi.
Disposta
anche la chiusura dei centri commerciali nei giorni festivi e
prefestivi. Nessuna
restrizioni invece per
le farmacie, parafarmacie, punti vendita di generi alimentari,
tabaccherie ed edicole. Col
nuovo provvedimento scatta poi la chiusura per musei e mostre. Le
scuole superiori dovranno fare la didattica a distanza, fatta
eccezione per studenti con disabilità e in caso di uso di
laboratori. Didattica in presenza, invece, per e scuole
dell’infanzia, elementari e medie. Chiuse università salvo alcune
attività per le matricole e per i laboratori.
Il
provvedimento del governo nazionale prevede inoltre la riduzione al
50% per il trasporto pubblico, ad eccezione dei mezzi di trasporto
scolastico. Sospese le attività di sale giochi, sale scommesse,
bingo e slot machine anche all’interno di bar e tabaccherie.
Restano chiuse piscine, palestre, teatri, cinema.