Nei giorni scorsi, Pietro Maria Fragnelli ha tagliato il traguardo decennale di Vescovo della Curia di Trapani. Importante, non solo come longevità fra coloro che ne sono stati a capo traghettandolo nella seconda decade, dunque rendendolo potenzialmente fra i più duraturi nella cronotassi della Diocesi, ma soprattutto per ciò che ha rappresentato la sua guida nel territorio. Inutile nascondere la polvere sotto il tappeto, il Monsignore originario di Crispiano, un paese di circa 13 mila anime in provincia di Taranto, arriva in città dopo la bufera giudiziaria che coinvolse il suo predecessore Francesco Micciché. Fatta salva la parentesi di circa un anno dell’Amministratore Apostolico Alessandro Plotti, l’arcivescovo bolognese deceduto un paio d’anni dopo il suo mandato trapanese nel 2015 al Policlinico Gemelli di Roma. Una figura, quella di Fragnelli, a mio avviso provvidenziale dopo lo smarrimento di tanti fedeli per le tristi vicende di cronaca che coinvolsero l’ex Vescovo di San Giuseppe Jato. Da subito le sue qualità umane sono state evidenti: sobrio nei modi ma incisivo nelle parole. Mai banale e soprattutto una presenza costante sulla Diocesi, tranne per le saltuarie visite alla sua amatissima madre Emilia in Puglia, purtroppo scomparsa nell’agosto dello scorso anno. In campo pastorale, ahimè, non ho titoli per poter commentare il suo operato. Parafrasando Tom Hanks che risponde al Camerlengo nel capolavoro di Ron Howard “Angeli e Demoni”, tratto da Dan Brown, “la fede è un dono che non ho ancora ricevuto”. Ma nel ruolo di uno dei più importanti editori della Sicilia Occidentale, le antenne della nostra redazione sono state sempre molto attente a raccogliere moniti ed apprezzamenti dei fedeli della Diocesi; ed in tutta onestà, è stato sempre ampiamente positivo il saldo della sua azione sul territorio. Una presenza che, ci auguriamo, possa continuare a lungo nel servirci per la sua missione pastorale e non solo. Una figura sempre pronta a spendere una parola di conforto verso il prossimo, ma anche a spronare le risorse del territorio a fare meglio. E di questo, il nostro Gruppo Editoriale gli sarà sempre grato. Auguri, Monsignor Pietro Maria.
Massimo Marino
Editore di Telesud


