Una donna di 39 anni, addetta alle pulizie di una ditta esterna che opera presso l’ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani è indagata per furto aggravato e indebito utilizzo di carte di credito. La donna sarebbe l’autrice di una serie di furti messi a segno nei due reparti pediatrici dell’ospedale trapanese.
Vittime dei furti prevalentemente le mamme impegnate ad assistere i propri piccoli ricoverati. Dalle indagini è emerso che la donna approfittando del suo ruolo di incaricata delle pulizie, esortava le mamme ad uscire dalle stanze per poter svolgere il suo lavoro. In realtà avrebbe approfittato delle assenze per rubare denaro e carte di credito dalle borse. Le indagini sono partite dalla segnalazione di un poliziotta che aveva il figlio ricoverato e sono state condotte dalla Sezione di P.G. presso la Procura di Trapani della polizia di stato.
L’indagata in un particolare episodio ricostruito dagli investigatori ha utilizzato una carta bancomat rubata per effettuare una serie di pagamenti di piccolo importo, a distanza di pochi minuti l’uno dall’altro, presso farmacie, distributori di carburante, pasticcerie, in modo da escludere la possibilità di dovere utilizzare il “pin.” Nel mirino della ladra sarebbero finiti anche una dottoressa, un’infermiera e una collega dell’indagata.
Trapani, furti in ospedale. Indagata una addetta alle pulizie
Le indagini partite da una poliziotta che accudiva il figlio ricoverato. Accertati diversi furti
