L’allarme era stato lanciato dai sindacati, in particolare dalla Cgil e dalla Uil. L’INPS ha disposto la chiusura del polo marittimo di Mazara del Vallo. I marittimi per le questioni previdenziali e amministrative che riguardano il loro lavoro dovranno interloquire con gli uffici di Messina e se necessario recarvisi fisicamente. La deputata trapanese Cristina Ciminnisi, appresa la notizia, ha chiesto la convocazione della V Commissione Lavoro dell’ARS con una nota al suo presidente Fabrizio Ferrara.

Ciminnisi chiede al collega Ferrara che siano “auditi” in commissione l’Assessore Regionale del Lavoro, Nuccia Albano; il Dirigente generale INPS della Regione Sicilia, Maria Sandra Petrotta; e soprattutto che siano ascoltati sindacati e le associazioni di categoria dei marittimi. Nella nota inviata al presidente della V Commissione la deputata Ciminnisi definisce «improvvida» la scelta dell’INPS di chiudere la sede di Mazara del Vallo.

«Una decisione – commenta la deputata trapanese – calata d’alto, presa senza alcun confronto con sindacati ed associazioni di categoria, e ignorata perfino dai vertici dell’INPS di Trapani. Non è tollerabile che i marittimi trapanesi per il disbrigo delle pratiche previdenziali e per gli adempimenti relativi debbano recarsi presso il nuovo polo di Messina, sobbarcandosi i disagi della trasferta a Messina e della difficoltà di interlocuzione con gli uffici».

L’obiettivo è quello di una revoca del provvedimento dei vertici dell’INPS perché lascino operativi gli uffici di Mazara del Vallo: «Sono certa che, come me, il presidente ed i colleghi parlamentari della V commissione vorranno comprendere le ragioni che stanno alla base della scelta dei vertici dell’INPS e, soprattutto – conclude Cristina Ciminnisi –, sono sicura che tutti insieme, sindacati, parlamentari regionali e nazionali, vorremo percorrere la strada della revoca del provvedimento di chiusura della sede di Mazara del Vallo».