di Mario Torrente
Martedì, nella Sala Sodano di Palazzo D’Alì, sarà presentato lo studio tecnico realizzato dall’ingegnere Venturini, incaricato dal Comune di Trapani, sugli interventi di mitigazione del rischio idraulico in città.
Il gran caldo di questi giorni, a cui fa eco il maltempo e gli eventi meteo sempre più estremi in altre locali e paesi europei, ripropone puntualmente il tema della crisi climatica ed degli allgamenti in caso di forte maltempo che finiscono col mettere a rischio città e territorio. Un problema a cui è soggetta la città di Trapani, che puntualmente si ritrova sott’acqua in diverse sue zone e quartieri. Gli ultimi episodi risalgono all’autunno del 2022. Adesso si punta a correre ai ripari ed il primo step per mettere in sicurezza il centro urbano è lo studio che l’amministrazione comunale di Trapani ha commissionato alla società Technital e curato dall’ingegnere Simone Venturini.
Con questo studio, che sarà presentato martedì a Palazzo D’Alì, si punta a mettere in campo diversi interventi per non fare allagare di Trapani in caso di pioggia abbondanti. Il problema è molto più articolato è va oltre la semplice pulizia di tombini e caditoie, che come ovvio hanno bisogno di regolare e puntuale manutenzione. Ma la questione riguarda ad un vero e proprio deflusso delle acque piovane ed al ripristino di questi laghi, come il Cepeo, ed canali erano presenti nell’area compresa tra le pendici della montagna di Erice e la città di Trapani. La successiva espansione urnanistica e cementificazione del territorio ha fatto sparire questi laghi e canali, a partire dal Cepeo ed il Canale Scalabrino, hanno chiamato Canale Demaniale, che in alcune sue parti arrivava ad essere largo quasi 6 metri e profondo circa un metro e ottanta centimetri. Un vero e proprio corso d’acqua insomma che dalla attuale zona della via Marconi, quindi sotto San Giovannello, sfociava nel bicino portuale.
E per capire quello che un tempo era il sistema di raccolta e deflusso delle acque l’ingegnere Simone Venturini nei mesi scorsi ha effettuato diversi sopralluoghi, anche nel versante ovest di Monte Erice, analizzando più aspetti e individuando pure l’antico tracciato del Canale Scalabrino che successivi scavi disposti dal Comune hanno permesso di ritrovare in alcune parti tombate nei pressi della via Virgigio. E lo studio della Techintal individua anche le soluzioni da attuare. Ed uno dei punti cardine del progetto passa dall’ex Salina Collegio, l’area compresa tra la via Virgilio e la via Giuseppe Di Salvo dove ancora restano alcune di quelle che un tempo erano le vasche dell’importate salina. Ma il progetto affronta anche diversi aspetti con più previsioni di intervento.
Ed oltre al centro urbano, in alcuni punti da riaprire per fare tornare a scorrere l’acqua e la necessità di liberare il suolo facendolo tornare permeabile, più di un’azione riguarda la montagna di Erice, a partire dalla necessità di procedere ad una massiccia opera di riforestazione per permettere agli alberi, con le loro radici ed il sottobosco trattengono il terreno, di limitare il rischio idrogeologico. Ed oltre a questa azione di “ancoraggio” del suolo c’è anche la funzione svolta dalle chiome che oltre a dare ossigeno e frescura, dando il loro contributo per contrastare la crisi climatica assorbento anidride carbonica, svolgono una importante funzione di protezione del suolo in caso di piogga per quel che riguarda l’azione corrosiva dell’acqua. Ma gli alberi servono anche in città. Tutti aspetti, assieme ad altri temi, di cui parla l’ingegnere Simone Venturini nello studio che sarà presentato martedì mattina a Palazzo D’Alì.
Ascolta l’intervista a Simone Venturini
Il progetto è molto articolato è sono previsti diversi interventi. Ed oltre a ciò che è stato ipotizzato per la zona dell’ex Salina Collegio, c’è poi la parte che riguarda la zona a nord della Ferrovia, quella che dalla via Marsala va verso Viale Regione Siciliana, di cui ha parlato l’ingegnere Simone Venturini ai nostri microfoni assieme ad altre zone della città, tra cui la via Fardella, soffermandosi anche sulle azioni da mettere in campo a Monte Erice.
Ecco cosa ha detto l’ingegnere Venturini a riguardo.