Avevamo promesso di mantenere equilibrio e vigilare sul Trapani Calcio per veri o presunti venti di maestrale, tanto per restare dalle nostre parti con la metafora, spirassero sul sodalizio granata. A maggior ragione dopo aver preso una posizione forte contro la gestione De Simone, a nostro avviso assolutamente inadeguata per un sereno futuro societario e dunque in favore dell’ingresso della cordata capitanata da Giorgio Heller (che, giova ricordarlo, ha salvato, assieme al suo Gruppo, i granata dalla scomparsa e consentito a tenpi record l’iscrizione fra i cadetti), oggi siamo, gioco forza, assai più attenti nell’informare i nostri lettori e telespettatori delle vicende del Trapani Calcio. È qualcosa che va oltre la cronaca, lo sentiamo come un dovere legato a doppia mandata con la nostra onestà intellettuale.
Perciò, quando stamattina abbiamo letto, non senza stupore, l’articolo de “Il Fatto Quotidiano”, dal titolo “Trapani-Juve Stabia: due squadre un patron”, riferendosi a Fabio Petroni, abbiamo chiesto direttamente al patron di Terravision, che viene chiaramente indicato come socio di entrambe le squadre e quindi in grado, potenzialmente, di falsare un campionato e di contravvenire ad una precisa norma di Lega che impedisce a chiunque di essere nella proprietà di due club che partecipano allo stesso campionato. La risposta del padre dell’amministratore delegato granata, Lorenzo, è stata immediata e nero su bianco ha smentito il quotidiano diretto da Marco Travaglio : “Ho letto l’articolo del Fatto – dichiara Petroni- ma e’ totalmemte infondato ed abbiamo ,da circa un mese, depositato in FIGC la relativa documentazione. Mai Alivision ed i suoi soci si sono interessati di calcio e Palma lo abbiamo gia’ denunciato per diffamazione a mezzo stampa. Mio figlio Lorenzo ha gia’inviato l’articolo allo studio Gianni/Origoni che assiste il Trapani Calcio ed il nostro legale interno avv. Anna Rossi e’ a disposizione, come il sottoscritto, per qualsivoglia chiarimento sull’argomento.” Firmato, Fabio Petroni. I tifosi del Trapani, insomma, possono tirare l’ennesimo sospiro di sollievo, in un’estate che sembra non voler mai finire ma che presto vedrà le risposte del terreno di gioco quando tutti ci stringeremo attorno agli 11 in campo.