Sono sempre di più i diportisti che dismettono la bandiera italiana dalle loro imbarcazioni per immatricolarle presso i registri navali di Paesi esteri con fiscalità agevolata. E’ il dato che emerge da una serie di controlli effettuati dalla Sezione Operativa Navale di Trapani tra Marsala, Castellammare del Golfo e isole Egadi.
I finanzieri hanno passato al setaccio la posizione di decine di contribuenti proprietari di imbarcazioni da diporto che, alla ricerca di una burocrazia più snella e nel vano tentativo di occultare il proprio bene al fisco, le avevano cancellate dai registri italiani, immatricolandole all’estero ed omettendo la prescritta compilazione del quadro “RW” nella propria dichiarazione dei redditi. Le indagini, basate sull’approfondimento dei controlli effettuati in mare, sul controllo incrociato con le banche dati e sulle acquisizioni documentali, ha consentito di far emergere capitali occultati al fisco per un totale di oltre diciotto milioni di euro. I responsabili saranno sanzionati con verbali che vanno dai cinquecento ai due milioni e mezzo di di Euro.