di Mario Torrente
Sono in corso a Martogna le operazioni di piantumazione di alberelli nell’area demaniale della montagna di Erice gestita dalla Forestale.
A Martogna si punta a mettere oltre 200 alberelli. Le prime piantine sono state messe a dimora dal personale della Forestale in una zona che lo scorso anno venne lambita dall’incendio che ha devastato il versante di Sant’Anna e Martogna di Monte Erice, distruggendo praticamente mezzo bosco. Si tratta dell’unica area verde rimasta praticamente ad un tiro di schioppo dal centro abitato di Trapani e Casa Santa, dove ci sono anche recinti con animali, oltre che tavoli e area attrezzata per fare pic-nic. Una piccola osai naturalistica, insomma, con vista sulla città.
Dopo il rogo del maggio 2022, nei mesi scorsi l’Azienda Foreste di Trapani ha portato avanti un intenso lavoro di messa in sicurezza, tagliando gli alberi bruciati e riparando i danni dell’incendio. E nell’ambito degli interventi disposti dal servizio territoriale regionale di Trapani in questi giorni il personale sta provvredendo a piantare molti alberelli provenienti dal vivaio di Castellammare della Forestale, a partire da lecci, querce spinose, roverelle, corbezzoli e mirto, tutte specie della zona di Erice. Il che permetterà di fare rivivere in questo versante della montagna di Erice, a circa 200 metri di quota, le essenze ed i profumi che un tempo caratterizzavano proprio Martogna e le sue ultramillenarie vie di collegamento tra la città del Monte e la piana di Trapani.
Tra l’altro il termine Martogna, come ha scritto il professore Salvatore Corso nel suo libro “Erice u Munti”, deriverebbe proprio da mirto, pianta sacra alla dea Venere. Tant’è che ne adorava il capo in alcune monete di epoca Romana. Anticamente il mirto era infatti un simbolo di femminilità e, secondo la mitologia, si narra che Venere, dea della bellezza, dell’amore e della fertilità, appena nata dalla spuma del mare abbia trovato rifugio proprio in un boschetto di mirto.