Ritorno a scuola: vertice a Palazzo D’Alì per attivare la dad

di Mario Torrente

Questa mattina a Palazzo D’Alì sé tenuta la riunione della conferenza dei sindaci convocata da Giacomo Tranchida per parlare della possibilità di rinviare il ritorno in presenze delle scuole attivando la dad. Un provvedimento richiesto da più parti alla luce del vertiginoso aumento dei casi di covid in provincia di Trapani.

Tutti sono per la Dad. L’hanno chiesta i dirigenti delle scuole del Comune di Trapani in una nota inviata al sindaco Tranchida ed ai vertici dell’Asp. Ed anche i medici ed i pediatri, secondo quanto detto questa mattina dal presidente dell’Ordine dei Medici Vito Barraco nel suo intervento durante l’incontro tenuto a Palazzo D’Alì, sarebbero per rinviare di qualche settimana il rientro di presenza in classe. Ed anche dall’Asp, davanti all’aumento vertiginoso, il referente di medicina scolastica Orazio Mistretta, collegato in videoconferenza, dopo avere spiegato il meccanismo dei protocollo di sicurezza in caso della presenza di positivi in aula, davanti alla richiesta del primo cittadino del capoluogo, ha affermato che in questa fase sarebbe consigliabile un po’ più di cautela, rinviando di qualche settimana il ritorno a scuola. Il che sarebbe la cosa migliore, soprattutto per quel che riguarda le situazioni che si vanno a creano davanti gli istituti all’ingresso ed all’uscita, con assembramenti ed situazioni mal si conciliano con il distanziamento sociale. E c’è poi l’aspetto della movimentazione per raggiungere le scuole, anche per quel che riguarda il servizio degli scuolabus.

Insomma, davanti all’aumento vertiginoso di contagi nel territorio della provincia di Trapani sarebbe meglio attivare la didattica a distanza. E su questo sono per lo più tutti d’accordo. E molti sindaci, a partire da Tranchida, sono per rinviare il ritorno in aula, facendo qualche settimana di dad, dando così il tempo alle famiglie di vaccinare i figli della fascia di età dai 5 ai 12 anni, gli alunni della primaria per cui è arrivato il via libera alle somministrazioni da poco più di venti giorni. Quindi troppo a ridosso del rientro dopo le festività natalizie, un periodo che consiglierebbe anche maggiore cautela e misure precauzionali anche alla luce dei contatti che ci potrebbero essere stati tra più nuclei famigliari in un momento in cui il covid sta letteralmente galoppando con numeri mai visti prima in provincia di Trapani. Ben superiori rispetto a quelli del 28 dicembre del 2021, quando l’Asp inviò una nota ai comuni con il più alto numeri di positivi, dando delle precise indicazioni per contenere i contagi, a partire dall’annullamento degli eventi e la sospensione delle attività didattiche fino al 9 gennaio, quindi fino a domani. Tant’è che il sindaco Tranchida, in via precauzionale, emise una propria ordinanza, rinviando, tra le altre cose, il ritorno a scuola di due giorni. Un po’ come fatto successivamente dalla Regione, in attesa del parere del Cts.

Nel frattempo sono però arrivate le indicazioni del governo nazionale, che si è espresso chiaramente per il ritorno a scuola dopo le festività natalizie, prevedendo la dad solo in caso di positivi in aula con una serie di differenziazioni e misure di sorveglianza tra un tampone e l’altro. C’è poi da dire che, in base agli ultimi provvedimenti del governo nazionale in materia di emergenza covid, i sindaci sono stati spogliati della possibilità di attivare la dad. La chiusura delle scuole, come rimarcato anche stamattina nel corso della conferenza dei sindaci convocata da Tranchida a Palazzo D’Alì, può essere disposta dal presidente della Regione in caso di zona rossa o arancione. Ma anche, è stato rimarcato oggi durante la riunione, in caso di non meglio precisati situazioni eccezionali e straordinarie. Adesso la questione si sposterà da Palazzo D’Alì a Palazzo del Governo.

Il sindaco Tranchida ha infatti chiesto un tavolo tecnico in Prefettura per decidere sul da farsi, anche alla luce dei numeri di positivi che verranno fuori in questi giorni e l’andamento della curva epidemiologica. Che al momento sembra destinata a salire, con numeri che in provincia di Trapani non si erano mai visti. E che continuano a preoccupare anche alla luce di un rientro a scuola che il buon senso suggerirebbe di rinviare di qualche settimana. Anche per dare modo e tempo di vaccinare i bambini ancora scoperti, evitando ulteriori calche negli hub vaccinali giù presi d’assalto tra terze dosi e nuove disposizioni del governo in materia di super green pass ed obbligo per il ultracinquantenni.