Il deputato regionale Ismaele La Vardera, fresco di firma notarile per la nascita di un nuovo movimento politico (il cui nome sarà svelato, che romanticone, proprio il giorno di San Valentino), insiste ancora con la storia dei trecentomila euro (che per esattezza sono 294mila) concessi dalla Regione Siciliana al Trapani calcio per il conseguimento degli scopi sociali.
Al giovane deputato evidentemente non va giù il fatto che questi soldi siano già stati utilizzati dalla proprietà del Trapani calcio per sistemare e rendere fruibili strutture sportive pubbliche che altrimenti sarebbero state lasciate a marcire e, roba non di poco conto, sarebbero ancora demanio di spaccio e piccola criminalità.
No, a La Vardera non piace sto fatto che a Trapani si possano utilizzare fondi pubblici per restituire al territorio, quindi ai cittadini, strutture sportive che da queste parti servono come il pane.
Non gli piace e prende la scusa che nell’organico del Trapani calcio sia inserito, come si evince chiaramente dal sito ufficiale della società sportiva, l’avvocato Roberto Schifani che è figlio dell’attuale Presidente della Regione, Renato.
Secondo Ismaele La Vardera i soldi sono stati dati al Trapani calcio solo perché il cuore di papà Renato non ha retto alla richiesta del figlio Roberto.
Immagino la scena con l’avvocato Schifani figlio che chiama l’avvocato Schifani padre e gli dice “Papà, cortesemente, vedi che Antonini ha già speso fiori di milioni di euro per sistemare strutture sportive che non sono di sua proprietà ma beni pubblici… non è che potresti fargli avere qualcosa, tipo il costo di un giocatore medio? Fallo, per piacere, che Valerio Antonini sennò come fa ad andare in serie B?”
Ora, lo capisco che questa ironia possa fare storcere il nasco ad alcuni “puristi della verità intuita” ma è a chi fa uso del buon senso che, da mesi, dalle parti del trapanese si sta cercando di far comprendere che:
a) sti soldi non li ha chiesti Antonini
b) poco meno di trecentomila euro sono davvero bazzecole (pur se rispettabilissimi) rispetto ai soldi già investiti dal privato per dare la possibilità di fare sport ai giovani, soprattutto ai giovani caro onorevole La Vardera
c) non è la prima volta che vengono concessi soldi pubblici a società sportive, siano esse SRL o Associazioni sportive dilettantesche che siano
Per carità, innegabile il fatto che il deputato La Vardera (o altri come lui) possa e debba chiedere lumi su questo e su tutti gli altri contributi che la Regione concede, ma che la smetta (suvvia) di utilizzare il figlio per attaccare politicamente il padre. Su una questione, tra l’altro, che sembra essere molto limpida e lineare. Venga, invece, a Trapani (e non solo per presentare il nascituro movimento a sua immagine e somiglianza) a sincerarsi di persona su come questi circa 300 mila euro siano già stati investiti nel territorio proprio per il conseguimento degli scopi sociali (leggasi favorire lo sport giovanile). E magari conoscerà anche il consigliere comunale Tore Fileccia che, unico sinora, da un paio di giorni ha deciso di non stare zitto e contestare proprio le dichiarazioni del deputato regionale Ismaele La Vardera.
Il “dibattito” fra i due lo leggete tranquillamente su Facebook (basta andare sul profilo di Tore Fileccia), fra una sfida e l’altra potete autonomamente farvi un’idea di come si intenda il ruolo di consigliere (regionale o comunale che sia) da parte di alcuni “eletti”.
Per finire, personalmente ho già intervistato qualche volta in ARS il deputato Ismaele La Vardera. Ero già direttore di Telesud, chissà se anche allora mi trovava fazioso o non in grado di essere super partes. Perché caso mai, sappia il deputato La Vardera, sono sempre quello di allora e qui, a Telesud, può venire quando vuole. Basta che non usi strumentalmente fatti e circostanze per farsi un po’ di pubblicità gratuita in funzione del nuovo movimento politico che, romanticamente, sapremo come si chiamerà il giorno di San Valentino.
Nicola Baldarotta