Vi do una notizia. Fino a quando a Trapani ci saranno scene come questa, beh, non abbiamo davvero dove andare! Altro che turismo. Altro che bellezza. Altro che ripresa e ritorno dei visitatori in città. Chi viene qui trova tanta monnezza, frutto dell’inciviltà e dell’ignoranza di certa gente. Che saranno anche la minoranza. Ma continuano a fare danni incalcolabili alla comunità trapanese. Poi però ci scagliamo contro i servizi televisivi andati in onda in qualche trasmissione nazionale, che tra l’altro documentano quanto detto da nostri concittadini, che magari non saranno la maggioranza (anche se le cosa è tutta da dimostrare), ma che comunque restano affermazioni che sono state raccolte in città. Non altrove. Punto. Ma la monnezza sparsa strada strade, beh, questa non crea poi chissà quale indignazione. Quando invece rappresenta il vero problema. Perché per fare turismo serve sì la bellezza dei posti e tutta l’offerta necessaria in termini di cose da vedere, da fare e da vivere. Ma sopra ogni cosa c’è bisogno dei giusti comportamenti da parte delle comunità, con i cittadini chiamati a rispettare i luoghi che devono muovere l’economia locale. Ma qui la gente continua ad infischiarsene, facendosi, è proprio il caso di dirlo, i “porci” comodi loro. Lasciando rifiuti dove capita. Sporcando ed imbrattando ogni angolo della città. Stamattina il cento storico era un susseguirsi di immondizia per strada. Si va dalle bottiglie di birra, a cartoni delle pizze fino ai sacchetti di chiara provenienza domestica. In questo contesto poco decoroso, il sacchetto della spazzatura lungo le mura di Tramontana, con i rifiuti sparsi qua e là, è sicuramente l’immagine che sintetizza e documenta meglio questa offesa ad una intera comunità, a tutti gli operatori economici che hanno investito nel turismo ed ai cittadini per bene che pagano le tasse e rispettano le regole, con la speranza di vivere in una città pulita dove potere costruire il proprio futuro. Piuttosto che ritrovarsi con lo schifo nelle strade, respirando i cattivi odori che escono dai sacchi della spazzatura. E con i loro figli o nipoti costretti a crescere evitando l’immondizia mentre sono a passeggio. Che magari un giorno saranno costretti a vedere andar via perché non c’è lavoro. Ed uno dei motivi delle fughe da Trapani, che hanno portato la città in una vera e propria agonia di intelligenze e risorse, sta anche in questo sacchetto dell’immondizia lasciato lungo la passeggiata delle mura di Tramontana. Ad un tiro d schioppo da quel Bastione Conca che racconta oltre cinque secoli di gloriosa storia trapanisa. Purtroppo dimenticata. Come l’amore che i trapanesi per la loro città. Anche questa, roba d’altri tempi. Con qualche sporadica eccezione…
Mario Torrente