Omicidio-suicidio, Castelvetrano sospesa tra silenzio e incredulità

Sembravano una coppia felice – raccontano i familiari – con tre figlie, di cui due gemelle, e una famiglia resa ancor più unita dalla recente nascita dei nipotini. Nulla lasciava presagire quanto accaduto ieri mattina in un’abitazione del centro storico di Castelvetrano.

Francesco Campagna, infermiere in servizio presso l’ospedale Villa Sofia di Palermo, avrebbe ucciso la moglie Mary Bonanno, insegnante, per poi togliersi la vita. Il corpo della donna è stato rinvenuto sulle scale della casa di via IV Aprile, accanto a lei l’arma del delitto: una chiave inglese. Colpita alla testa, Mary non ha avuto scampo. Nel cortile dell’abitazione è stato invece trovato il corpo dell’uomo, che si sarebbe lanciato dal terrazzo. Al momento della tragedia nella palazzina non c’era nessuno. La figlia che viveva con la coppia, anche lei infermiera come in padre, era fuori. Assente anche la zia dell’omicida che abita al secondo piano dell’edificio.

La notizia dell’omicidio-suicidio ha rapidamente fatto il giro della cittadina belicina, lasciando la comunità attonita, tra dolore e incredulità.

Secondo le prime ricostruzioni, qualcosa si era incrinato nella coppia negli ultimi tempi. Da circa una settimana, Campagna si era allontanato dalla moglie e si era trasferito nella casa di famiglia a Selinunte. Non è ancora chiaro cosa abbia provocato la frattura nella relazione. Ieri mattina, l’infermiere sarebbe tornato nell’abitazione coniugale: un tentativo di chiarimento degenerato in tragedia?

Sulla vicenda indagano i carabinieri, che stanno cercando di ricostruire l’esatta dinamica dei fatti e di risalire al movente. Intanto, Castelvetrano resta sospesa in un silenzio carico di sgomento.