Rivolta nel carcere di Trapani: la denuncia del sindacato CON.SI.PE.

La Confederazione Sindacati Penitenziari (CON.SI.PE) denuncia con fermezza i gravi eventi accaduti negli ultimi tre giorni presso la Casa Circondariale di Trapani, culminati ieri in una violenta protesta durata oltre sei ore.

Una vera e propria emergenza, gestita e contenuta solo grazie alla professionalità e al coraggio degli agenti di Polizia Penitenziaria, ancora una volta lasciati soli a fronteggiare una crisi annunciata.

Rivolta in carcere: sei ore di tensione altissima

I disordini sono iniziati mercoledì sera, con proteste coordinate in tre diversi reparti del carcere di Trapani. Un chiaro tentativo di testare la capacità di reazione dell’istituto, già in forte sofferenza a causa della cronica carenza di personale.

L’escalation si è verificata nel pomeriggio di giovedì, quando i detenuti del reparto Mediterraneo si sono barricati, rifiutando il rientro in cella. Hanno assunto atteggiamenti aggressivi e rivolto pesanti offese al Direttore e al Comandante, sfidandone apertamente l’autorità.

La tensione è rimasta altissima dalle ore 15:00 alle 21:00. Sei ore in cui gli agenti hanno lavorato sotto fortissimo stress, evitando il peggio con sangue freddo e spirito di sacrificio. Sei ore in cui lo Stato è sembrato assente.

L’appello del CON.SI.PE.: «Il sistema sta collassando»

Il presidente nazionale del CON.SI.PE. esprime solidarietà ai colleghi in servizio presso il carcere di Trapani, lodando il loro “operato encomiabile”. Ma il sindacato denuncia con forza l’abbandono del personale e la totale mancanza di risposte da parte delle istituzioni.

«La sicurezza delle carceri italiane non può poggiarsi solo sull’abnegazione del personale. I Poliziotti Penitenziari sono stanchi, abbandonati e costretti a lavorare in condizioni inaccettabili».

Secondo il CON.SI.PE., l’episodio di Trapani non è un caso isolato, ma la prova evidente di una crisi strutturale nel sistema penitenziario italiano.

Le richieste del sindacato al Ministero della Giustizia

Il CON.SI.PE. chiede un intervento immediato da parte del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e del Ministro della Giustizia. In particolare: assunzioni straordinarie per colmare la grave carenza di personale; fornitura di equipaggiamenti adeguati per garantire la sicurezza degli agenti; protocolli operativi chiari, per gestire efficacemente situazioni critiche e trasferimento immediato dei detenuti responsabili di rivolte e aggressioni, applicando l’art. 32 dell’Ordinamento Penitenziario.

«Non resteremo a guardare. Continueremo a denunciare ogni criticità e a difendere la dignità di chi indossa l’uniforme della Polizia Penitenziaria».