Erice, scrive Gianni Mauro

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Il vice sindaco spiega il perché della scelta di restare.

“Da circa un mese ho assunto, tra mille difficoltà, le funzioni di reggente a seguito della sospensione della sindaca Toscano. Ho scelto di farlo non per un tornaconto personale né per “ordini di scuderia” che non sono abituato a prendere da nessuno: semplicemente ho ritenuto che le scadenze imminenti, il senso di responsabilità e di rispetto delle istituzioni, degli elettori e dei miei concittadini, e la necessità di un rilancio turistico-economico assolutamente immediato fossero motivazioni improcrastinabili. Ritengo che in pochi avrebbero voluto e vorrebbero trovarsi al posto mio, ma ho deciso di farlo per spirito di responsabilità e perché sono abituato a pensare che la nave non vada abbandonata col mare in tempesta, ma rimessa nella giusta rotta. Eppure c’è chi sceglie, in situazioni come queste, di defilarsi subito, mostrando non solo pavidità ma anche scarso senso di responsabilità. Ritengo che ciò sia ancora più grave quando costui (o costoro), ritenendosi indispensabile e depositario della verità, inizia a sputare pubblicamente nel piatto in cui ha mangiato a bordo, spesso cucinato da altri per sopperire alle altrui incapacità, forse per trovare un timido consenso, in termini di like, alla propria scelta scellerata ed irresponsabile di tuffarsi in acqua: questo è riprovevole, ancor di più se si pensa che magari la scelta degli ingredienti del piatto cucinato e offerto gentilmente è stata fatta proprio da chi quel piatto su cui sputa avrebbe dovuto consumarlo senza muovere un dito.
Per tornare alle questioni di casa nostra e senza divagare, visto che le metafore mi piacciono, ma mi piace ancor di più la concretezza, se l’obiettivo di certi soggetti era il commissariamento del Comune, con tutte le drastiche conseguenze del caso, ciò è stato evitato, pur avendo ereditato problemi gravi: dal bilancio, all’emergenza Covid, senza dimenticare quella idrica, tutte situazioni di inefficienza figlie di chi in quel commissariamento forse ci sperava. Chiudo dicendo che la vita continua sempre e comunque: tutti sono utili e nessuno è indispensabile.”
Gianni Mauro
Sindaco reggente
Comune di Erice