L’amministrazione comunale di Valderice ha partecipato una manifestazione organizzata dall’Anci Sicilia per richiedere l’adozione, con provvedimenti urgenti, delle proposte normative formulate per il superamento della crisi finanziaria e di personale dei Comuni siciliani. L’iniziativa, che ha visto la partecipazione di moltissimi amministratori dell’Isola e rientra nell’ambito del percorso di mobilitazione con il quale è stata, più volte, evidenziata la gravissima situazione economico-finanziaria degli Enti locali siciliani e le problematiche di carattere organizzativo dovute alla carenza di figure professionali qualificate nelle piante organiche. In rappresentanza del Comune di Valderice era presente il vicesindaco Giuseppe Martinico. Di seguito una nota sulla sua partecipazione alla mobilitazione romana.
Ho avuto il piacere e l’onore di rappresentare il mio Comune insieme a centinaia di sindaci siciliani che non riescono più a chiudere i bilanci del 2021. Siamo venuti a Roma per chiedere al parlamento nazionale di emanare provvedimenti adeguati.
Il presidente dell’Anci Sicilia, Leoluca Orlando, e una delegazione di Sindaci hanno incontrato il ministro per gli Affari regionali, Maria Stella Gelmini, il presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, il vice ministro dell’Economia, Laura Castelli.
Inoltre, io personalmente insieme ai colleghi dei comuni di Marsala, Erice, Castellammare del Golfo e Buseto Palizzolo, e con l’onorevole Alessandro Pagano e l’onorevole Giusi Bartolozzi, siamo stati ricevuti dal Vice Presidente della Camera On. Andrea Mandelli che ha ascoltato le nostre richieste.
Le difficoltà e i ritardi che la gran parte dei comuni siciliani incontrano, derivano anzitutto dalla mancata previsione di strumenti perequativi che compensino la scarsa capacità fiscale, dovute alle difficoltà di riscossione dei tributi locali e alla ormai cronica carenze di personale qualificato.
Secondo un recente monitoraggio mancano, in pianta organica, circa 15 mila unità, di cui oltre quattromila tra dirigenti e categoria ‘D’, creando così un circolo vizioso derivante dal fatto che la legge ha legato le capacità assunzionali alle capacità finanziarie degli enti
Sono ormai troppi gli Enti della Regione Siciliana in dissesto e in predissesto che non riescono a perseguire un risanamento strutturale e che non sono più nelle condizioni di garantire i servizi efficienti e di qualità in favore di cittadini e imprese, frenando così ulteriormente lo sviluppo economico.
In questa fase si corre il gravissimo rischio di essere costretti a sprecare l’occasione storica per ridurre il divario con le aree più sviluppate del Paese, non utilizzando a pieno le risorse della nuova Programmazione Comunitaria 2021- 2027 e ancor di più, del Piano Nazionale di Ripresa e di Resilienza (Pnrr).
In assenza di interventi urgenti sul piano finanziario e normativo capaci di semplificare e dotare gli Enti di risorse professionali e mezzi finanziari, il rischio di perdere questa occasione storica si tramuterà in una certezza.
Da qui le richieste che abbiamo avanzato ieri al governo Draghi, a partire dalla costituzione in Conferenza Stato Città e Autonomie Locali di un tavolo permanente con Stato, Regione siciliana e Anci Sicilia per affrontare le specifiche criticità degli Enti locali dell’Isola.
Abbiamo chiesto, inoltre, l’abbattimento del 50 per cento degli accantonamenti del Fondo crediti di dubbia esigibilità (Fcde) e l’assunzione di figure professionali qualificate all’interno degli enti locali in deroga alle disposizioni vigenti.
Nell’ambito degli accordi fra Stato e Regione, abbiamo chiesto un ristoro per i Comuni siciliani dei mancati incassi dei crediti, frutto delle inefficienze del gestore regionale Riscossione Sicilia S.p.A., anche in riferimento al processo di acquisizione da parte dell’Agenzia delle Entrate e infine l’approvazione della norma di attuazione dello Statuto, già deliberata in Commissione paritetica, che prevede tra l’altro lo spostamento dei termini per l’approvazione dei Bilanci al 30 novembre.
Giuseppe Martinico
vicesindaco Comune Valderice