Di Nicola Baldarotta
Una giornata tanto attesa, quella di oggi, per la politica trapanese e, conseguentemente, da tutti i trapanesi. Oggi il TAR Sicilia ha aperto le carte presentate da Maurizio Miceli, nel ruolo di candidato sindaco per la città di Trapani, con le quali ha presentato ricorso avverso l’elezione di Giacomo Tranchida a Sindaco per il capoluogo. I ricorsi in discussione oggi sono due, a dire il vero: l’altro è quello presentato da Giovanna Romano prima dei non eletti nella lista denominata AMO TRAPANI. La mancata consigliera comunale chiede, nello specifico, di verificare la regolarità dei voti in una sezione elettorale. Pià composito, invece, il ricorso presentato da Miceli il quale, ritenendo che in 29 delle 67 sezioni ci siano state “irregolarità” che avrebbero alterato il risultato elettorale, chiede che gli elettori delle 30 sezioni tornino a votare.
Ipotesi non peregrina, ovviamente, per Miceli e i suoi legali, avvalorata anche da recenti disposizioni di altri Tribunali Amministrativi Regionali che hanno rimandato al voto gli aventi diritto di alcune sezioni dove sono state riscontrate irregolarità: l’ultimo episodio è il caso del Comune di Agropoli dove il 17 e 18 dicembre prossimi torneranno a votare gli elettori di appena 4 sezioni elettorali.
Maurizio Miceli, ha presentato ricorso al TAR Sicilia per chiedere l’annullamento dell’esito elettorale in ventinove sezioni della città di Trapani poichè, a suo dire, si sarebbero verificate anomalie in fase di assegnazione dei seggi e computo dei voti validi. Miceli, ha presentato questo ricorso contro Giacomo Tranchida, in proprio e nella qualità di Sindaco eletto del Comune di Trapani e, nei confronti di alcuni Consiglieri comunali del Comune di Trapani.
Ma oggi il TAR dovrà vagliare anche l’opposizione al ricorso presentata da Giacomo Tranchida che, al fine di resistere all’azione legale, ha conferito mandato difensivo agli Avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia. Assieme a lui ci sono anche i Consiglieri comunali: Anna Lisa Bianco, Giusy Ilenia Poma, Claudia La Barbera e Andrea Genco.
In particolare, gli Avvocati Rubino e Impiduglia si sono costituiti in giudizio per chiedere che il ricorso venga dichiarato inammissibile o rigettato.
Il TAR potrebbe decidere direttamente oggi oppure riservarsi il tempo per vagliare ulteriormente le carte prodotte dalle parti.