Angela Grignano è un peso per la Francia. O, quanto meno, sembra così.
La giovane trapanese, in questo momento, si trova a Parigi, la stessa città in cui è rimasta vittima di un’esplosione in una panetteria il 12 gennaio 2019.
Non bastano le mancate risposte, non basta l’attesa di un processo e di un risarcimento. Adesso Angela deve fare i conti anche con l’appartamento in cui vive a Parigi. Un appartamento di competenza del Comune parigino, di cui la giovane trapanese paga l’affitto. Sembrerebbe tutto nella norma, c’è un però. L’appartamento si trova infatti all’ottavo piano, con l’ascensore che si ferma al settimo piano. Se Angela volesse uscire, dovrebbe fare un piano a piedi o, meglio, con la sedia a rotelle.
Fin qui, forse, potrebbe andare bene. Poi, però, l’amara sorpresa: l’ascensore resterà fermo per quattro settimane a causa di alcuni lavori. Una notizia arrivata alla vigilia del decimo intervento che Angela dovrà affrontare, l’operazione che bloccherà definitivamente la caviglia e che la costringerà a tenere un gesso per molto tempo.
E così Angela ha deciso di provare il sistema ipotizzato dall’agenzia che si occupa del suo appartamento per conto della Francia: scendere le scale con una sedia trasportata da tre ragazzi. Un sistema che sa tanto di “fai da te” che, però, ha messo in pericolo sia Angela sia i ragazzi.
«Ho provato a non lasciarmi prendere dal panico – scrive Angela – e ho accettato di provare questo sistema. Ho provato tanta paura e ho avuto tanto terrore di cadere. L’agenzia che si occupa del mio affitto – scrive Angela – preferisce risparmiare invece di assicurarsi l’incolumità degli inquilini. Che poi, se proprio vogliamo dirla tutta, io all’8° piano non ci dovrei proprio abitare ma purtroppo per il Comune di Parigi io sono un peso. E non sanno o non vogliono fare di meglio».