Boccata di ossigeno per gli enti gestori delle riserve e delle aree naturali siciliane. Approvata dall’Ars, su richiesta dell’assessore regionale al Territorio e all’ambiente, Giusi Savarino, la variazione di bilancio che amplia i fondi per queste strutture a copertura di un mancato pagamento di cinque anni fa, per un totale di oltre un milione di euro.
«Grazie al voto dell’Assemblea regionale, che ha accolto la mia richiesta e che ringrazio per la fattiva collaborazione – afferma l’assessore Savarino – il governo Schifani ha sanato un debito risalente al 2019 che riguardava i trasferimenti regionali agli enti gestori delle riserve e aree naturali, che all’epoca dei fatti non avevano ricevuto la seconda tranche di finanziamento regionale per le spese di impianto e gestione.
La copertura della spesa per il 2019 ammonta a 673 mila euro. E si aggiunge ad altri 600 mila euro stanziati come quota per l’anno corrente. Risorse, queste, che consentiranno agli enti di superare i disagi e le difficoltà derivanti dal mancato trasferimento. Così si metteranno in ordine i conti per la gestione delle strutture e i pagamenti del personale assunto per la vigilanza dei parchi e delle riserve».
L’assessore Savarino ha espresso soddisfazione anche per il voto favorevole dell’Assemblea sull’ampliamento della platea dei Comuni siciliani ammessi al contributo per la redazione dei Piani urbanistici generali.
«Questa misura va incontro alle esigenze degli enti locali per contribuire alla crescita delle comunità, secondo le nuove regole dettate dalla riforma urbanistica – continua Savarino -. Grazie all’incremento delle risorse, sarà possibile scorrere ulteriormente la graduatoria dei Comuni che hanno fatto richiesta di contributo».
E conclude: «Fra i risultati ottenuti oggi mi preme sottolineare anche l’incremento delle risorse destinate alla Protezione civile per affrontare l’emergenza siccità e i danni provocati dagli eventi calamitosi causati dalle forti piogge che hanno colpito alcune località siciliane».