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mercoledì, Aprile 24, 2024
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Trapani, approvata la mozione per intitolare strade e piazze alle donne che si sono distinte

A proporla erano state le consigliere comunali Giulia Passalacqua, Marzia Patti e Laura Genco

Trapani sempre più donna, almeno per quanto riguarda l’intitolazione di vie e piazze. Quello che era un orientamento dell’Amministrazione Comunale, guidata dal Sindaco Tranchida, ora è stato ufficializzato con tanto di mozione consiliare approvata in consiglio comunale.

A farsi carico di questo sentimento popolare sono state le consigliere comunali Giulia Passalacqua, Marzia Patti e Laura Genco le quali hanno messo nero su bianco la richiesta di intitolare vie, aree verdi, piazze e spazi analoghi, a figure femminili che si sono distinte nella loro professione, in particolari discipline e in azioni e contributi dati alla comunità, al fine di ridurre gradualmente l’attuale divario nella memoria collettiva. 
Nell’atto a loro firma le tre consigliere hanno chiesto che che la nuova  toponomastica femminile non sia posta nelle vie periferiche, di scarso valore simbolico ma in strade o piazze vissute dalla collettività e che la Commissione Pari Opportunità faccia parte, a titolo consultivo, delle decisioni che verranno prese in tal senso. 
L’obiettivo, oltre a quello di rendere omaggio alle donne che si sono distinte in vari campi professionali o sociali, è anche quello di ottenere il riequilibrio di genere nella scelta dei toponimi in modo tale da promuovere una riflessione anche nelle scuole, ad esempio attraverso l’indizione di concorsi di idee tra studentesse e studenti per confrontarsi sulle scelte di nomi femminili da assegnare agli spazi e ai luoghi della città.

Promuovere figure femminili di rilievo significa portare un valore aggiunto al
miglioramento della società e della cultura – precisano le tre consigliere comunali – la toponomastica rappresenta un importante strumento di valorizzazione e può offrire il proprio contributo a superare modelli culturali stereotipati e conformisti, favorendo una cultura non discriminante nei confronti delle donne, e può inoltre contribuire a contrastare il preoccupante fenomeno della violenza contro le donne, che affonda le sue radici in una cultura che trascura il valore dell’elemento femminile“.

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