Al momento in Sicilia non ci sarà né dad né ritorno a scuola di presenza ma bensì un prolungamento delle vacanze di tre giorni. Lo ha deciso il governo regionale guidato dal presidente Nello Musumeci dopo la task force che si è conclusa poco fa. Il vertice operativo è stato riaggiornato a mercoledì. Nel frattempo si potranno verificare gli aspetti organizzativi, monitorando al contempo la curva epidemiologica e vedendo come si evolve la situazione, con l’occhio rivolto anche alla Campania, dove il presidente De Luca ha disposto la chiusura delle scuole.
Insomma, sembra che la Regione Siciliana si sia voluta prendere tre giorni di tempo per decidere sul da farsi nelle prossime settimane, visto che da più parti, con i sindaci in testa, è stato chiesto di rinviare il ritorno in classe di presenza almeno fino a fine gennaio. Sempre sperando in un calo dei contagi. Intanto, però, resta in ballo la richiesta di zona arancione avanzata dal Dipartimento di prevenzione dell’Asp alla Regione per quasi tutti i comuni della provincia di Trapani, tranne per Vita e Salemi, gli unici ad avere parametri da giallo. Per il resto gli ultimi dati, da quanto emerso nelle ultime riunioni, sarebbero abbondantemente da arancione. In alcuni casi, addirittura vicini anche al rosso.
Tant’è che molti sindaci, a partire da Giacomo Tranchida a Trapani, hanno già pronta l’ordinanza articolo 50 per disporre la chiusura delle scuole e l’attivazione della dad non appena arriverà la dichiarazione di zona arancione, che tutti ormai danno per scontato. Fermo restando che, nella task force di mercoledì, potrebbe anche essere disposta da Musumeci l’attivazione della dad a livello regionale. Ma tutto dipende da come si evolverà la situazione in questi tre giorni. A partire dal numero dei contagi, che sta continuando a salire.
Mario Torrente