Trapani, d’Alì risponde a Lamia

L’assessore al Turismo, Rosalia d’Alì, non ci sta e risponde a tono al consigliere di opposizione (e dirigente di Fratelli d’Italia) Nicola Lamia.

Al centro della discussione, il comunicato diffuso da Lamia dove si dichiarava mortificato dal servizio di Canale 5 sull’acqua inquinata nella zona di Trapani Nuova.

Due i punti su cui Lamia ha puntato: uno riguardava il sindaco Giacomo Tranchida, l’altro invece l’assessore al Turismo (Rosalia d’Alì), accusata di non lavorare abbastanza. Secondo Lamia, infatti, nel territorio manca una promozione turistica forte e incisiva.

«L’opposizione – ha dichiarato Rosalia d’Alì – prima deve mettersi d’accordo con se stessa e poi iniziare a lavorare in modo propositivo per il bene della città. Se invece cerca solo un pretesto per attaccare l’Amministrazione, lo faccia almeno con cognizione di causa e serietà e non ai danni dell’immagine di Trapani. Il consigliere Lamia, in qualità di dirigente di Fratelli d’Italia, avrebbe fatto sicuramente meglio a farsi portavoce del problema presso il Governo nazionale per richiedere i fondi necessari per sistemare la vetusta rete idrica e fognaria della città invece di lanciare accuse e invettive senza costrutto.
L’ultima dichiarazione alla stampa del consigliere ha confermato quanto la sua presenza in consiglio comunale sia irrilevante per la pochezza degli interventi e per la modestia dei contenuti espressi. Nel suo comunicato confuso si rammarica che Trapani non sia stata ampiamente promossa dal punto di vista turistico cercando pretestuosi e ridicoli argomenti per attaccare l’amministrazione e punta il dito contro l’assessorato al Turismo. Un attacco generico e senza fondamento – continua d’Alì – sul quale sono disponibile a confrontarmi pubblicamente e dettagliatamente su quanto realizzato e sui progetti in itinere.
Rammento brevemente al signor Lamia che in cinque anni ho lavorato per far conoscere la città di Trapani e tutto il territorio circostante per le meraviglie che essa presenta facendo un lavoro capillare continuo di promozione e di marketing turistico, lavorando per accendere il riflettori sulla città per gli aspetti più belli che essa presenta e certamente non per creare allarmismi che possono creare nocumento all’immagine della città e di conseguenza al turismo. Stiamo proseguendo questo percorso e di certo non ci sta aiutando un servizio in TV nazionale sulle acque inquinate di una parte circoscritta della città. Si faccia un esame di coscienza il consigliere e tutta l’opposizione e ammetta che non è questo il modo corretto e costruttivo di amministrare per il bene comune. In conclusione non si permetta poi di fare riferimento a fantomatici “viaggi” dal momento che quelli a scopi di promozione turistica sono sempre stati fatti in occasione di fiere organizzate e finanziate dall’Assessorato regionale al Turismo, diretto da assessori del partito a cui fa riferimento il consigliere che hanno creduto e credono nell’efficacia della promozione turistica mettendo a disposizione dei territori (senza costi per questi ultimi) grandi opportunità di visibilità. Infine, quanto ai “viaggi in posti nuovi” – conclude l’assessore d’Alì – sono abituata a farli esclusivamente in forma privata e respingo queste sue illazioni, frutto di un maldestro attacco politico estemporaneo e anche offensivo».