Egregio direttore, se qualcuno avesse avuto ancora dei dubbi, sulla perdita dei 134 milioni di euro per la realizzazione della bretella autostradale Marsala- Mazara del Vallo, che denuncio da qualche anno, in questi giorni l’assessore regionale alle infrastrutture e mobilità, rispondendo a una interrogazione della parlamentare dei 5 stelle Ciminnisi, ha confermato tale perdita per un’opera così importante.
Mi corre l’obbligo di fare una breve sintesi della storia .
Marsala è una città complessivamente isolata dal resto della Sicilia. Mancano le infrastrutture di collegamento che sono fondamentali per lo sviluppo di un territorio. L’autostrada finisce a Mazara del Vallo da una parte, a Trapani e all’aeroporto di Birgi dall’altra parte. Da decenni si sentiva parlare che la strada, detta a scorrimento veloce o bretella, doveva essere continuata fino a Mazara. Attualmente va dall’aeroporto fino all’ospedale Paolo Borsellino, con due gallerie che non sono per niente moderne, per usare un eufemismo. Alcuni decenni fa, era stato stanziato anche un finanziamento, che per incuria della politica si era perso. Appena mi sono insediato come sindaco, nel giugno del 2015, convinto sostenitore dell’importanza delle infrastrutture per la mobilità, cerco di capire come rifar finanziare l’opera. Mi rendo conto che solo come sindaco, sarebbe stato difficile. Marsala, a Palermo, a Roma e negli enti regionali e nazionali delle ferrovie e dell’Anas e’ tenuta poco in considerazione, in fondo è una città medio piccola. Per ottenere qualcosa di importante per la propria comunità, bisogna essere tanti soggetti a chiederlo o inserire la progettualità in un contesto più vasto. Così dopo qualche anno di impegno in tal senso, Marsala diventa capofila oltre che di “agenda urbana” per i fondi europei, anche “dell’area vasta” della Sicilia occidentale, in cui erano presenti quasi tutti i comuni di tale area e tutti gli enti nazionali e regionali che si interessano di infrastrutture per la mobilità, autostrade, ferrovie, porti, aeroporti. A questo punto, forte anche del mio ruolo, riesco a far inserire la realizzazione di questa importante opera, in un progetto regionale di mobilità. Tutti concordano e sottoscrivono il protocollo d’intesa. Naturalmente ci sono inserite altre opere che interessavano altri comuni. L’unione, come si suol dire, fa la forza. Continuano i miei viaggi negli uffici regionali e nazionali dell’Anas, forte dell’essere Marsala capofila dell’area vasta. Riesco a recuperare il finanziamento che era stato tolto, ma per fortuna non ancora utilizzato per altre opere. I tecnici di Roma si mettono al lavoro, vengono diverse volte a Marsala a discutere del progetto anche con i nostri tecnici. Il progetto di massima, era quasi pronto quando arriva lo tsunami del covid che blocca tutta l’Italia e rallenta anche il lavoro dei tecnici che dovevano ritornare a presentare ufficialmente il progetto definitivo. Tutto questo gran lavoro avviene senza intermediazione politica. Inoltre con i vertici dell’Anas avevamo convenuto che iniziati i lavori del tratto Marsala- Mazara, si sarebbero preso in carica il tratto Marsala – aeroporto per metterlo in sicurezza, compreso le gallerie. Purtroppo alcuni mesi fa, forse qualche anno, questa amministrazione si è fatta revocare il finanziamento che è stato stornato verso qualche altra opera in qualche altra provincia, in questi giorni se n’e’ avuta conferma. Tutto questo è avvenuto nel silenzio della politica locale e regionale, come se fosse stato un progetto per un campetto di bocce. Forse in questo caso ci sarebbe stato più rumore. Qualche consigliere avrebbe alzato la voce. Per un’opera essenziale, che serve soprattutto per Marsala, perché noi siamo quelli più isolati, che serve per migliorare la viabilità, il trasporto delle merci, per facilitare il turismo, per collegare l’aeroporto di Birgi con la valle del Belice e la provincia di Agrigento e quindi potenziarlo, per mettere in collegamento i vari ospedali della provincia: silenzio assoluto sia dai politici che dai vari portatori di interesse che dovrebbero essere in tanti. Ottenere grandi risultati è difficile ma possibile, distruggere è semplice, basta non fare niente o fare chiacchiere.
La realizzazione dell’opera oltre ai benefici sulla mobilità e sulla sicurezza stradale, avrebbe creato centinaia o migliaia di posti di lavoro per alcuni anni. Resteremo senza questa importante infrastruttura forse per decenni così come per i sottopassi per togliere alcuni passaggi a livello.
Dott. Alberto Di Girolamo