Erice ha la sua eroina. E’ una bambina. Ha nove anni. Si chiama Yasmine. E’ stata lei a dare l’allarme. Poi i carabinieri hanno fatto il resto. La donna di 56 anni, rinvenuta sepolta sotto le macerie, deve la vita anche alla piccola che ha messo in moto la macchina dei soccorsi.
Stava rincasando Yasmine. Mentre camminava la sua attenzione è stata attirata dalle urla provenienti da una fatiscente abitazione. Il pavimento era crollato e la donna era finita al piano di sotto, restando agonizzante tra calcinacci e polvere. Giunta a casa, la bambina ha informato la madre. Quest’ultima ha allertato i vicini di casa della 56enne in pericolo di vita che hanno chiesto l’intervento dei carabinieri, unico presidio presente sul Monte.
Sono subito giunti i militari dell’Arma che prestano servizio nel borgo medievale. La donna, ormai stremata, continuava a chiedere aiuto con quel poco di voce che le era rimasta. Individuata la casa dove era avvenuto il crollo, i carabinieri sono entrati grazie ad una scala messa a disposizione dai residenti, recuperando la malcapitata che è stata poi accompagnata, da una ambulanza del 118, in ospedale. Ora è ricoverata in gravi condizioni. Ha un polmone perforato, diverse fratture e trauma cranico. Yasmine ha ricevuto i ringraziamenti del maresciallo di Erice. Se non fosse stato per la sua prontezza, la vicenda avrebbe avuto un epilogo diverso. Baby eroina.