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sabato, Aprile 20, 2024
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Mafia e voto di scambio, arrestato consigliere comunale di Petrosino

Mafia e voto di scambio. Due arresti sono stati eseguiti, all’alba di oggi, dai carabinieri del comando provinciale di Trapani. In manette un pregiudicato e un consigliere comunale di Petrosino. Il provvedimento è stato , emesso dal Gip del Tribunale di Palermo su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia,

Le indagini che hanno portato agli arresti di oggi, nascono dall’inchiesta Hesperia, di Settembre scorso, che aveva portato  lo scorso 6 settembre all’arresto di 35 persone indiziate, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, estorsione, turbata libertà degli incanti, reati in materia di stupefacenti, porto abusivo di armi, gioco d’azzardo e altro, tutti aggravati dal metodo e dalle modalità mafiose.

Si è scoperto che un soggetto vicino a cosa nostra, già condannato in primo grado per 416 bis e, in via definitiva, per aver favorito in passato la latitanza degli allora vertici del mandamento mafioso di Mazara del Vallo, nonché arrestato dai Carabinieri di Trapani e del ROS con l’ operazione Hesperia, abbia procurato voti in favore del candidato consentendogli così di essere eletto a consigliere comunale di Petrosino, in cambio dell’erogazione di denaro e di altre utilità, nonché della disponibilità a soddisfare gli interessi e le esigenze della predetta associazione.

Secondo la ricostruzione del Giudice, già nell’aprile del 2022, quindi nel pieno della campagna elettorale per le elezioni comunali a Petrosino, si sarebbero svolti incontri tra il soggetto condannato in primo grado per 416 bis e alcuni candidati. Il “mafioso” ha svolto una vera e propria campagna elettorale (anche accompagnando il politico, porta a porta, nelle case popolari) in favore della lista poi risultata vincitrice, in cambio di denaro, della promessa di lavori socialmente utili per sé e per altrinonché dell’assunzione di amici nell’azienda dove lavorava il candidato sponsorizzato. Sono state effettuate ulteriori due perquisizioni domiciliari e notificati altrettanti avvisi di garanzia, sempre per il presunto reato di scambio elettorale politico-mafioso, nei confronti di un altro rappresentante del consiglio comunale di Petrosino, indiziato di avere beneficiato di voti da parte dell’associazione, e di un altro indagato, che avrebbe assicurato comunicazioni riservate con gli altri soggetti coinvolti.

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