Sarebbe stato eletto al Consiglio comunale di Petrosino con i voti di Cosa nostra: Michele Buffa, all’alba di oggi, è finito “ ai domiciliari” nell’ambito di una operazione condotta dai carabinieri del comando provinciale di Trapani che ha coinvolto anche Marco Buffa, ritenuto dagli inquirenti il capomafia di Petrosino, già detenuto. Condannato per aver favorito la latitanza dei vertici del mandamento mafioso di Mazara del Vallo, arrestato nell’operazione Hesperia”, secondo gli investigatori avrebbe procurato consensi a Michele Buffa, consentendogli di conquistare uno scranno al Consiglio comunale di Petrosino. Voti in cambio di denaro oltre alla propria disponibilità “a soddisfare gli interessi e le esigenze dell’associazione mafiosa».
Consigliere comunale uscente, Michele Buffa alle ultime elezioni amministrative è stato candidato in quota Udc nella lista “Alternativa – Insieme per Petrosino”, con il sindaco Giacomo Anastasi, che poi ha vinto le elezioni. Nell’amministrazione precedente, invece, sosteneva il sindaco Gaspare Giacalone e la lista “Cambia Petrosino”, e subentrò in Consiglio a Luca Facciolo, quando questi si dimise perché nominato assessore.