Tutto ha avuto origine da un normale controllo dei carabinieri della Stazione di Castelvetrano e della Sezione Radiomobile per accertare la violazione delle norme di distanziamento anticovid, a seguito di una segnalazione al 112.
Giunti sul posto i militari hanno trovato 12 persone che sono state identificate. Tuttavia, uno dei presenti, un 28enne, si è rifiutato ripetutamente di fornire le proprie generalità proferendo frasi ingiuriose nei confronti dei carabinieri.
Pertanto, per procedere compiutamente alla sua identificazione, è stato condotto presso gli Uffici della Compagnia di Castelvetrano dove, durante lo svolgimento della perquisizione personale ha colpito con dei pugni uno dei carabinieri presenti.
Mentre i militari di riportare il giovane alla calma, il padre e fratello del 28enne, dopo essere entrati nella caserma si sono scagliati a loro volta contro i Carabinieri colpendoli con pugni sul volto e proferendo gravi minacce di morte.
Padre e figli, dopo essere stati faticosamente riportati alla calma, concluse le formalità di rito, sono stati dichiarati in stato di arresto. Due carabinieri hanno dovuto fare ricorso alle cure dei medici del Pronto Soccorso.
Ieri presso il Tribunale di Marsala si è celebrato il giudizio direttissimo nel corso del quale il giudice ha convalidato gli arresti operati dai Carabinieri e applicato a tutti e tre la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria due volte a settimana.