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venerdì, Aprile 19, 2024
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Un’onda di protesta e di bellezza

Ieri in tutta la Sicilia si è tenuta grande mobilitazione “Facemu Scrusciu! No Fire” per dire basta agli incendi.

Una grande mobilitazione con un centinaio di associazioni, a partire dal coordinamento “Salviamo i boschi” in prima linea, migliaia di persone coinvolte e più di 30 flash mob in varie località dell’isola, come quello tenuto nella baia santa margherita, nel territorio di San vito lo capo a cui ha partecipato anche l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giuseppe Peraino che ha ricordato  come a breve saranno acquistare 8 telecamere ad alta risoluzione, di cui 3 termosensibili per rilevare gli incendi. L’appello per dire basta incendi in Sicilia ha preso forma in tante foto e video postate sui social network. Un’onda di protesta ma anche di spontaneità e di bellezza ha attraversato l’isola, coinvolgendo da Ragusa a Trapani per approdare di fronte al Palazzo della Presidenza della Regione. Qui le firme di 43.500 cittadini si sono materializzate in dodici sagome con i nomi di tutti i firmatari e il flash mob ha voluto ricordare al presidente Musumeci che la società civile attende delle risposte concrete dalle istituzioni. I promotori della mobilitazione sono tornati a sollecitare l’individuazione dei responsabili dei roghi. Ma anche la realizzazione delle opere  di prevenzione, maggiori controlli nel territorio e presidi attivi nelle aree sensibili. L’anno scorso in tutta la Sicilia sono andati a fuoco 36 mila ettari di territorio, praticamente una superfice grande quanto i comuni di Trapani, Erice e Paceco messi assieme. L’isola va perdendo il suo verde a causa degli incendi che nell’ultimo quinquennio hanno divorato qualcosa come 112 mila ettari. Facendo un termine di paragone, è come se fosse andata a fuoco mezza provincia di Trapani. Con il 70 per cento del territorio regionale a rischio desertificazione. Con tutto ciò che ne consegue anche sul clima e sul pericolo di frane e smottamenti.

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