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Fra campo e Tribunali

Questa potrebbe essere una settimana decisiva per il Trapani Calcio che, da oggi, torna ad allenarsi in gruppo.

Potrebbe essere una settimana decisiva quella che aspetta il Trapani Calcio. Domani pomeriggio, Alivision Transport, socio unico del sodalizio, approverà il bilancio 2019. Poi, giovedì prima tappa fondamentale nell’infinita querelle fra l’attuale proprietà e la scorsa, rappresentata dalla Fm Service dell’avellinese Maurizio De Simone. Il Tribunale di Trapani, infatti, tramite la Giudice Galassi, dovrà pronunciarsi sul reclamo che la società granata ha promosso avverso la sentenza di primo grado che l’ha vista soccombere per 350 mila euro sull’ormai nota vicenda delle fidejussioni che hanno portato, ad Aprile, al pignoramento per oltre 500 mila euro bloccando anche i conti societari e, dunque, la corrente attività di gestione. I legali di Fabio Petroni sono fiduciosi di riformare, e di molto, il pronunciamento dello scorso 28 dicembre. Nel frattempo si attende sempre il Tribunale di Roma sul ricorso ex art. 700 presentato dall’ex amministratore delegato per il mancato pagamento di due rate consecutive nell’originario accordo di vendita. I giudici capitolini, in sostanza, dovranno decidere se lasciare la proprietà del Trapani Calcio ad Alivision piuttosto che riconsegnarla ad Fm Service. Per la natura del ricorso, appunto d’urgenza, è assai probabile che la sentenza arrivi nei prossimi giorni. Due pronunciamenti, va da se, che influiscono non poco sui “rapporti di forza” in un eventuale accordo transattivo, comunque mai scartato dalle parti, nonostante i continui rialzi dell’avellinese. E soprattutto, porterebbe a normalizzare l’attività di gestione ad iniziare dallo sblocco dei contributi di Lega che porterebbero una boccata d’ossigeno sui conti granata. Nel frattempo, Mister Castori ha stilato il programmma della prima settimana di allenamenti di gruppo in attesa della comunicazione da parte dell’ASP per l’esecuzione del secondo ciclo di tamponi dopo che il primo ha dato esito negativo per tutti i tesserati. Da oggi, infatti, il calcio “diventa zona rossa”: se ci sarà un contagiato, che sia un giocatore o uno dello staff, si andrà in isolamento tutta la squadra che potrebbe continuare ad allenarsi, in ritiro, ma non a giocare. Un pericolo cui il Consiglio Federale, convocato per mezzogiorno, cercherà di porvi rimedio fra i tanti “lodi” sul tavolo, ad iniziare da quello Giulini, presidente del Cagliari, che prevede, in caso di sospensione dei campionati, due solo retrocessioni in B dalla massima serie. 

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