Le Tre Domande della domenica…

Per la nostra rubrica “Le tre domande della domenica” abbiamo incontrato la counselor professionista Margherita Bellia, iscritta all’Associazione Counselor Professionisti, per approfondire un tema che tocca da vicino la vita di tutti: lo stress. Come riconoscerne i segnali? E soprattutto, come imparare a gestirlo, soprattutto nei momenti in cui famiglia, lavoro e caldo estivo sembrano portarci al limite? Ce lo racconta lei, con consigli pratici e spunti utili per ritrovare equilibrio e benessere.

1. “Spesso ci sentiamo sopraffatti dalle responsabilità quotidiane: come possiamo riconoscere i primi segnali di uno stress non più ‘sano’, ma nocivo per il nostro benessere?”

Lo stress si manifesta in due forme principali: quella fisica e quella emotiva. A livello fisico, si traduce in tensioni muscolari, tachicardia, disturbi del sonno, stanchezza, difficoltà di concentrazione, confusione e cali di energia. Possono comparire anche alterazioni dell’appetito — che può aumentare o diminuire — e disturbi come gonfiore o colon irritabile, segnali chiari che il corpo ci invia per dirci che qualcosa non va.

Dal punto di vista emotivo, lo stress può generare ansia, irritabilità, tendenza all’isolamento, eccessiva preoccupazione e abitudini poco sane. In queste situazioni è importante intervenire con strategie mirate.

Tra le prime soluzioni, ci sono le tecniche di rilassamento, una buona alimentazione per ritrovare equilibrio, il training autogeno, la mindfulness e la respirazione consapevole nel “qui e ora”. Anche attività come lo yoga e la meditazione possono aiutare, così come imparare a delegare e a non sovraccaricarsi di responsabilità.

Se però questi strumenti non bastano, è utile chiedere aiuto. Nei casi non patologici, percorsi di counseling possono supportare nel riequilibrare il proprio cammino personale. Quando invece lo stress sfocia in un disagio più profondo, è fondamentale rivolgersi a professionisti della salute come psicologi o psicoterapeuti.

2. “Quanto incide la nostra educazione emotiva, o la mancanza di essa, sulla capacità di gestire lo stress e le relazioni in momenti di crisi?”

L’educazione emotiva risulta fondamentale per gestire lo stress in quanto si acquisisce sia consapevolezza sul proprio stato, si possono riconoscere quali sono i propri bisogni, aiuta la comunicazione verso se stesse e verso gli altri rispetto al proprio tempo.

3. “L’estate dovrebbe essere sinonimo di relax, ma spesso per le donne diventa un periodo ancora più impegnativo (molte donne lavorano e si devono occupare dei figli che hanno a casa per via della chiusura delle scuole) come ritagliarsi dei veri momenti per sé?”

L’estate dovrebbe essere sinonimo di relax, ma per molte persone — soprattutto per chi ha figli — diventa un periodo ancora più impegnativo. Con la chiusura delle scuole, la gestione del tempo si complica: tra lavoro, casa e famiglia, tutto sembra più faticoso, anche a causa del caldo.

Cosa possiamo fare, allora, per prenderci davvero cura di noi? Prima di tutto, concederci momenti di svago: una passeggiata rigenerante, una visita a un centro benessere o semplicemente del tempo per sé possono fare la differenza. È importante anche imparare a delegare e chiedere aiuto, che si tratti di parenti o amici.

Ascoltare musica, dedicarsi a un hobby, coltivare passioni artistiche: sono tutte attività che aiutano a ritrovare equilibrio ed energia. Ma soprattutto, è fondamentale imparare a centrarsi su se stessi, ascoltare il proprio stato d’animo e ritagliarsi spazi di benessere senza sensi di colpa. Solo così possiamo ricaricarci e dare il meglio di noi, anche durante le giornate più intense.

di Valeria Marrone