Non si è fatta attendere la reazione del gruppo Amo Trapani all’esito della sentenza emessa dal TAR Sicilia che ha visto Giovanna Romano, prima dei non eletti nella lista “Amo Trapani” condannata al pagamento delle spese in favore dei consiglieri Marzia Patti, Baldassare Cammareri e Giuseppe Pellegrino.
Il TAR, infatti, ha giudicato il ricorso come inammissibile per «mancato superamento della prova di resistenza».
«Apprendiamo con stupore l’inammissibilità del ricorso della nostra candidata Giovanna Romano – ha dichiarato Giuseppe Guaiana, capogruppo di “Amo Trapani” – e leggeremo con attenzione le motivazioni, fermo restando che Trapani rimarrà nei libri di storia come l’unico Comune con 2 liste ammesse al riparto seggi con il 5% esatto».
Quello che è stato deciso dal TAR Sicilia ha salvato quindi la lista “I Democratici”.
«La recente competizione elettorale e l’esito vittorioso per la coalizione del sindaco Giacomo Tranchida – scrive Pellegrino – mi hanno visto coinvolto, emotivamente e politicamente, sia quale candidato al Consiglio comunale nella lista “I Democratici”, insieme ai consiglieri comunali eletti Marzia Patti e Baldo Cammareri, sia quale componente della costituita Giunta Municipale ed infine quale cittadino iscritto nelle liste elettorali del Comune di Trapani. L’esito vittorioso è stato, purtroppo, immediatamente contestato dal candidato sindaco Miceli e dalla candidata al Consiglio comunale Romano, i quali, con due distinti ricorsi proposti avanti al TAR Sicilia, hanno avversato gli atti di proclamazione degli eletti, sia nei confronti del sindaco Tranchida sia dei candidati eletti al Consiglio comunale e nei confronti della lista “I Democratici”, adducendo il mancato raggiungimento della quota di rappresentatività fissata per legge regionale al 5 %. Oggi, invece, l’esito contrario alle aspettative dei ricorrenti e, pur nella consapevolezza che gli avversari potranno impugnare la sentenza davanti al CGA, non posso che manifestare il mio compiacimento per l’odierna conferma giudiziaria dell’esito elettorale».