di Mario Torrente
In questi giorni ad Erice è possibile ammirare molti presepi allestiti all’interno dei cortili, nelle vetrine dei negozi, nelle chiese, nelle finestre o davanti le attività commerciali. E tra luminarie ed il sottofondo dei brani natalizi attraverso la filodiffusione si respira un’atmosfera decisamente magica. A piazza Loggia ed a piazzetta San Giuliano anche quest’anno sono tornati poi i mercatini di Natale mentre il grande albero di Natale davanti il Municipio anche quest’anno si presta a foto e selfie nella “porta del Natale” che permette di passare da un lato all’altro. E nell’ambito del circuito dei presepi predisposto nel programma “EricèNatale” c’è una particolare rappresentazione della Natività che permette di fare un tuffo nel passato, al tempo del Regno delle due Sicilie.
Si tratta del Regio presepe realizzato da Jaemy Callari in un cortile di piazzetta San Domenico, nella stessa location dove quattordici anni fa l’artista, originario di Ganci, allestì la sua sua prima rappresentazione della natività ad Erice. Jaemy Callari è infatti l’autore del maestoso presepe meccanico che da anni è esposto, in maniera permanente, al Palazzo Sales. Un’opera che ormai fa parte a pieno titolo dell’offerta turistica ericina e che è possibile vedere tutto l’anno.
Il primo nucleo del grande presepe monumentale, che per certi aspetti ha fatto da apripista ad altre rappresentazioni ed iniziative nell’organizzazione del Natale ad Erice, come i mercatini ed altri eventi vari promossi in questi anni, venne allestito nel dicembre del 2010 proprio nel cortile di piazzetta San Domenico dove Jaemy Callari, tornato di recente ad Erice, nell’edizione 2024 di “EricèNatale” ha deciso di riproporre il Regio Presepe del Regno delle due Sicilie, rifacendosi alla tradizione presepiale napoletana e con ambientazioni della tradizione popolare, riproducendo fedelmente anche gli abiti del periodo compreso tra la fine del 1700 e l’inizio del 1800. E le stoffe utilizzate sono originali e risalgono all’epoca del Regno delle due Sicilie.
Il Regio presepe realizzato nel cortile di piazzetta San Domenico rappresenta dunque un ritorno alle origini, dove ci sono gli antichi mestieri di un tempo ed una narrazione visiva che fa da contorno al racconto religioso che dalla nascita della Madonna e dell’Annunciazione arriva alla Natività di Gesù in una rappresentazione carica di simbolismi e precisi riferimenti, a partire dal numero di colonne, archi e delle statue, con richiami alla Santissima Trinità, alle quattro virtù cardinali, al Nuovo e all’Antico Testamento. C’è anche San Francesco D’Assisi, l’ideatore del primo presepe ed altri personaggi che hanno fatto prendere forma ad una rappresentazione della nascita di Gesù davvero carica di significato. Ma ci sono anche luoghi ed elementi che richiamano Erice, come le tradizionali pigne di pietra e le colombe.
Sulla cima del Monte c’è poi anche un po’ di Trapani. Un occhio attento noterà, infatti, in un punto che domina un intero angolo del presepe, la Torre dell’ex Monastero di Santa Maria del Soccorso, un tempo la sede l’Osservatorio meteorologico e astronomico della città. Ed in questa rappresentazione in miniatura degli oltre 32 metri della Torre trapanese c’è pure il tradizionale arco della “Coppa Loggia”. I personaggi sono oltre cento e tra le statue, tutte realizzate rigorosamente a mano ed utilizzando la cera come vuole la tradizione presepiale siciliana, c’è anche un torrente il cui fruscio dell’acqua porta in un laghetto con tanto di pesciolini rossi che nuotano nel bel mezzo del presepe.
Continuando il “viaggio” nel Regio presepe, tra taverne, balconi, bancarelle e scene di vita di un tempo che fu, è anche possibile scendere in una cripta con delle sepolture sotterranee che ricordano delle catacombe. Insomma, è davvero tutto curato nei minimi dettagli con una ricerca minuziosa del particolare, riuscendo a riprodurre anche i movimenti dei personaggi che rendono questa maestosa rappresentazione ancora più affascinante ed avvolgente. Assolutamente da vedere per immergersi nella magia del presepe nella suggestiva location di un antico cortile ericino dove il tempo sembra essersi fermato in un tempo senza tempo. In un momento che ha segnato tutto, cambiando la storia dell’umanità con un messaggio di amore e speranza. Un presepe racconta questo e tanto altro ancora…