«Presto sarà possibile invasare più acque nella diga Trinità da destinare agli usi irrigui contemperando, come nei giorni scorsi avevamo sollecitato presso il tavolo in Prefettura, le esigenze di sicurezza con la necessità di produzione agricola delle campagne dell’intorno». Lo ha dichiarato la deputata regionale Cristina Ciminnisi (M5S) in una nota alla stampa diffusa nel pomeriggio, dopo aver appreso l’esito di una riunione tra gli enti interessati presso il Genio Civile. Una riunione che ha rimesso attorno al tavolo alcuni degli enti già convocati nei giorni scorsi dal Prefetto di Trapani, Filippina Cocuzza, proprio su sollecitazione della deputata regionale. «L’Autorità di Bacino – fa sapere Ciminnisi nella nota -ha già aggiudicato la gara ed entro la fine del mese dovrebbero iniziare i lavori sull’asta fluviale del fiume Delia».

La possibilità di invasare, in via sperimentale, una maggiore quantità di acqua nel bacino Trinità, da destinare a usi irrigui, proprio nella riunione in Prefettura era stata subordinata alla possibilità di sversarla in sicurezza nell’alveo naturale del fiume Delia, a valle delle diga, se ragioni di tenuta strutturale della stessa diga lo dovessero richiedere. Ricordiamo che secondo le organizzazioni di categoria degli agricoltori servono 6 milioni di metri cubi di acqua mentre la diga Trinità sul fiume Delia, per ragioni di sicurezza, è autorizzata a invasarne solo 2 milioni; quindi le paratie degli scarichi di superficie sono tenute costantemente aperte per non superare i limiti imposti. Ora arriva la soluzione tampone che nell’immediato consentirà di invasare, sia pure in via sperimentale altra acqua da destinare agli usi irrigui

«Sono lieta – commenta la deputata regionale nella nota stampa – che gli attori e gli enti regionali convocati dal Prefetto Cocuzza dopo la mia proposta di una cabina di regia, abbiano individuato una soluzione praticabile nel breve periodo per assicurare l’acqua alle aziende e agli imprenditori agricoli della zona».

«Auspico – conclude Ciminnisi – che Autorità di Bacino e Dipartimento delle acque, ente gestore della diga si muovano in sintonia affinché l’Ufficio dighe possa consentire il maggiore invaso, come concordato durante il tavolo prefettizio». I lavori potrebbero iniziare a fine marzo. Le organizzazioni di categoria sperano che l’invaso possa arrivare a contenere i sei milioni di metri cubi per la campagna irrigua, ma già riuscire a raddoppiare l’invaso da due a quattro milioni prima dell’estate sarebbe un successo.