Nonostante la cronica carenza di personale con cui sono costretti a confrontarsi quotidianamente, gli agenti della Polizia Penitenziaria hanno ancora una volta dimostrato il loro elevato livello di preparazione nell’affrontare situazioni di emergenza. Per il loro operato durante la violenta rivolta scoppiata nell’istituto minorile di Palermo tra il 28 e il 29 agosto 2021, è arrivato un importante riconoscimento, segno di apprezzamento per la professionalità e il coraggio dimostrati.
“Queste ricompense – sottolinea Gioacchino Veneziano, segretario regionale della UILPA Penitenziari – rappresentano una conferma dell’eccezionale dedizione degli agenti, costretti a operare in condizioni di grave sovraffollamento e in strutture obsolete, spesso prive dei minimi standard di sicurezza attiva e passiva”.
Un intervento per salvaguardare vite umane?
“Durante quei drammatici giorni di agosto, la quasi totalità della popolazione detenuta nel carcere minorile di Palermo inscenò una violenta rivolta, appiccando incendi e devastando un intero reparto preparandosi sicuramente ad una evasione di massa . Soltanto grazie all’intervento tempestivo e al sacrificio degli agenti in servizio e ai tanti altri richiamati fu possibile contenere la situazione, evitando conseguenze ben più gravi e salvaguardando vite umane, spesso a rischio della propria incolumità”.
Ora i riconoscimenti ufficiali dalla Commissione Nazionale Ricompense
“A distanza di oltre tre anni dagli eventi, la Commissione Nazionale Ricompense, presieduta dal Capo del Dipartimento Lina Di Domenico, ha concesso un totale di 19 Lodi Ministeriali e 2 Encomi agli agenti che si distinsero per il loro valore. Tra i premiati figura anche l’ex Comandante Francesco Cerami, Primo Dirigente di Polizia Penitenziaria, attualmente al comando dell’istituto penitenziario Calogero Di Bona – Ucciardone”.
Un segnale di riconoscenza per il Corpo di Polizia Penitenziaria?
Questi riconoscimenti rappresentano un importante segnale di attenzione nei confronti degli agenti penitenziari, oramai chiamati a operare in condizioni estremamente difficili e con risorse limitate. La UILPA Polizia Penitenziaria Sicilia continua a ribadire la necessità di interventi strutturali e di un maggiore supporto alle forze in servizio, con la esigenza di percorsi trattamentali differenziati dei ristretti , in considerazione che nelle carceri minorili ormai oltre il 50% risulta essere tra i 21 e 25 anni, non italiana, quindi è necessario modificare le norme che oggi non sono più idonee a garantire il recupero dei detenuti, ovvero l’ordine e sicurezza interna ed esterna,e l’incolumità fissa dei poliziotti penitenziari”.
Le Tre Domande della Domenica a Chicco Veneziano
L'intervista al segretario regionale della UILPA Penitenziari.