La Natura che rinasce

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di Mario Torrente

A quasi un anno dall’incendio che lo scorso maggio ha devastato il versante ovest della montagna di Erice, a Sant’Anna con l’arrivo della primavera la Natura pian piano si va riprendendo i suoi spazi, tornando a colorare ed a riempire di colori il paesaggio. Nei sentieri vicino al Santuario per adesso è tutto in fiorire e germogliare di piante. E tra la vegetazione si intravedono i primi alberelli che stanno venendo su. Fino a pochi mesi fa questa zona del Monte, tra Martogna e le Rocche del Calderaro, era ridotta in cenere, con i segni della devastazione delle fiamme ben visibili e tanti altri ridotti a scheletri senza vita. Ed ancora tra il verde del rifiorire della Natura in primavera si intravedono gli arbusti ormai secchi con i rami del tutto spogli. Nel rogo del maggio del 2022 andarono in fiamme circa 250 ettari di vegetazione, tra cui mezzo bosco di Martogna e tutta la macchia mediterranea che da pizzo Argenteria arriva fino al Castellazzo, Mischi e San Nicola. Una autentica devastazione. In dodici anni, dal 2010 al 2022, in base ai dati del Corpo Forestale della Regione Siciliana, ad Erice è andata a fuoco una superficie complessiva di 1952 ettari, di cui il 37 per cento di superficie forestale. Praticamente l’incidenza delle aree bruciate sul territorio comunale è del 41 per cento con una media di 85 ettari bruciati ad incendio. Numeri allarmanti, da codice rosso, che “fotografano” la devastazione del fuoco nella montagna di Erice, dove le fiamme hanno divorato tanti ettari di bosco ai Runzi, San Matteo, Martogna e Sant’Anna. Ma nonostante tutto la Natura resiste e prova a riprendersi i suoi spazi con una rifioritura primaverile ed un germogliare di tanti alberelli che fa ben sperare per il futuro.