Dietro la facciata rispettabile delle associazioni sportive si nascondeva un mondo ben diverso da quello delle attività ricreative dichiarate negli statuti: bische clandestine, tornei illegali di poker e un vorticoso giro d’affari. La scoperta è frutto di un’indagine accurata avviata sul web e condotta dalla Guardia di Finanza in collaborazione con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. L’operazione è culminata nella denunciata di sette organizzatori e 63 giocatori colti sul fatto.
Le Fiamme gialle hanno messo fine a un’attività criminale radicata in due aree strategiche di Palermo: piazza Kalsa e via Principe di Paternò, nell’area Malaspina-Palagonia. È qui che le forze dell’ordine hanno fatto irruzione in locali dall’aspetto anonimo, sorprendendo decine di persone intente a sfidarsi a colpi di fiches nei popolari tornei di Texas Hold’em, variante ad alta tensione del poker che, con la sua dinamica avvincente, spinge i partecipanti a puntare somme significative.
Sette gli organizzatori identificati, tra cui un volto noto alle forze dell’ordine per precedenti simili, e ben 70 le persone fermate complessivamente, tutte colte in flagrante durante le sessioni serali di gioco. Altro che “tornei ricreativi”: le sale erano allestite come veri e propri casinò improvvisati, con tavoli professionali, fiches, carte e un’organizzazione puntuale, ben lontana da qualsiasi forma di ludicità dilettantistica.
Determinante, per arrivare alla scoperta, è stato il monitoraggio dei social network, dove i tornei venivano promossi su canali alternativi, con accesso riservato agli “iniziati” del circuito clandestino. Analizzando i computer presenti all’interno delle due sale, gli investigatori hanno ricostruito un sistema sotterraneo ben strutturato che registrava iscritti e tornei sin dall’inizio dell’anno, confermando la sistematicità del reato.
Durante l’operazione, sono stati sequestrati in via preventiva i locali, il materiale da gioco e 3.590 euro in contanti. I sette organizzatori sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Palermo per il reato di organizzazione di giochi d’azzardo, mentre per 63 dei giocatori è scattata l’accusa di partecipazione a giochi d’azzardo illegali.