In onore di Pietro Ermelindo Lungaro

Si congedò dai colleghi, quel lontano febbraio 1944, dicendo: “Compagni, non vi preoccupate, vi raccomando mia moglie e i miei figli”. Da lì, il destino del Vice Brigadiere Ermelindo Lungaro fu segnato per sempre e, fino alla fine dei suoi giorni, custodì segreto i nomi e i nascondigli dei patrioti con cui era in contatto. Per celebrare la memoria e l’impegno del poliziotto trapanese, uno degli ultimi ad essere soppresso alle Fosse Ardeatine, stamattina, presso il Centro Polivalente Rosmini, si è tenute il convegno dal titolo “Pietro Ermelindo Lungaro. Il valore del sacrificio di un poliziotto ericino alle Fosse Ardeatine”. A margine del convegno è stata posta una “Pietra d’inciampo” davanti all’ultima abitazione del poliziotto Pietro Ermelindo Lungaro, alla presenza dei familiari e delle autorità invitate.

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