Bayesian, disposta l’autopsia sul sub deceduto

L’ipotesi di un malore è stata esclusa, ma la morte del sub impegnato nelle operazioni di recupero del veliero Bayesian rimane ancora avvolta nel mistero.

La vittima, un subacqueo olandese di 39 anni, stava lavorando insieme ad altri colleghi sull’albero maestro dell’imbarcazione affondata lo scorso agosto al largo di Porticello. L’intervento in corso prevedeva il taglio del boma, la trave orizzontale fissata all’albero che sostiene la base della randa, la vela principale dell’imbarcazione.

Dopo un primo tentativo di smontaggio fallito con l’uso di chiavi inglesi, il team è tornato in immersione munito di un cannello da taglio. Non appena il boma è stato reciso, qualcosa sembra aver colpito il sub. Le dinamiche restano poco chiare: le immagini registrate dalle telecamere subacquee si sono interrotte improvvisamente, così come il collegamento audio con gli operatori. Immediato l’allarme: il sub è stato riportato in superficie, ma era ormai privo di vita.

Sulla banchina erano presenti i militari della Guardia Costiera, incaricati delle indagini, e il pubblico ministero Raffaele Cammarano, già titolare dell’inchiesta sull’affondamento del veliero. In un primo momento si era ipotizzata una possibile esplosione sott’acqua, ma al momento non vi sono conferme ufficiali in tal senso.

L’incidente potrebbe causare un rallentamento delle operazioni di recupero dell’imbarcazione. Nel frattempo, l’area del cantiere potrebbe essere posta sotto sequestro e la salma trasferita all’istituto di medicina legale per gli accertamenti autoptici.