Martedì 16 luglio, alle ore 10:00, si terrà a palazzo Cavarretta un Consiglio comunale straordinario dedicato all’emergenza idrica.
La richiesta arriva dal sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida, per tramite dei propri consiglieri di maggioranza.
Ieri, in sede di assemblea ANCI Regionale, lo stesso Tranchida ha esortato i sindaci presenti ad alzare la testa nei confronti del Governo Regionale e Nazionale per la riattivazione urgente dei dissalatori di proprietà regionale presenti in Sicilia (tra i quali quello di Trapani in zona Asi abbandonato da 18 anni) e valutare la possibilità di installarne ulteriori e di mobili.
Questa mattina, invece, su convocazione da parte del Presidente della Regione e della Protezione Civile Regionale, si è svolta un’ulteriore riunione a Palermo per fare il punto sull’avanzamento delle procedure attualmente in atto per potenziare in fase emergenziale e implementare le portate ordinarie dei pozzi.
Il presidente della Regione ha assunto l’impegno di riattivare entro il 2025 il dissalatore attualmente in disuso, imprescindibile per superare la crisi.
Tranchida ha poi invitato Schifani ad affrontare con tempestività anche un altro tema, proponendo un investimento straordinario di 5 milioni sull’impianto di depurazione di Trapani ed ha rassegnato che è possibile raddoppiare la potenzialità di Castelvetrano favorendo l’approntamento di acque reflue per usi irrigui per buona parte dell’intera provincia di Trapani.
Naturalmente, si è ribadito che in assenza del gestore di ATI idrico in provincia di Trapani, non è possibile ottenere finanziamenti per efficientare le reti.
Si è dunque invitato la Regione a concertarsi col Governo Nazionale per poter andare in deroga, affidando le risorse per intervenire sulle reti idriche anche per la provincia di Trapani e di Messina.