I deputati regionali Cinquestelle hanno definito “scellerate” le scelte del governo regionale sulla gestione delle spiagge ed ha criticato aspramente la proroga d’ufficio di 1863 concessioni demaniali fino al 2033. «Così’ facendo – dicono i deputati M5S – si cristallizza una situazione di deregolamentazione generalizzata. L’assessore Cordaro ha cancellato 15 anni di legislazione regionale che tentava di mettere ordine sul demanio marittimo». A differenza di quanto previsto dalla norma nazionale, che è subordinata all’emanazione di un DPCM di riordino del settore, la Regione Siciliana con un decreto ha semplicemente chiesto ai concessionari di essere in regola con il pagamento dei canoni. Di fatto, per i pentastellati, sarebbe una sorta di proroga d’ufficio che non affronta in alcun modo la deregulation generalizzata in tutta l’isola. «L’assessore Cordaro – spiegano i deputati M5S all’Ars – con un semplice tratto di penna, ha consentito la privatizzazione del nostro mare. Nel suo decreto infatti non v’è nessun riferimento ai Piani di Utilizzo del Demanio Marittimo o alle linee guida dello stesso assessorato, ma si è semplicemente cristallizzata, senza nessun distinguo, una situazione che in molte aree della Sicilia è assolutamente inaccettabile». «È passato un anno – aggiungono i deputati – da quando abbiamo presentato un’interrogazione alla quale non abbiamo ricevuto risposta dal Governo Regionale e nella quale chiedevamo quali iniziative avrebbero adottato per garantire il diritto di accedere liberamente al mare senza per forza pagare un obolo ai ‘proprietari’ dei lidi, per contrastare la sempre più totale privatizzazione delle spiagge e per garantire la tutela della costa con misure che vietino concessioni che si estendano oltre il 50% del litorale disponibile». «A nulla – concludono i pentastellati – sono serviti gli appelli all’assessore, affinché si controllasse il rispetto dei diritti dei cittadini di accedere liberamente e gratuitamente al mare. Si è preferito fare finta di nulla e prorogare senza neanche aspettare il Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri di riordino che invece sarà emanato per il resto del paese. In nome di una autonomia utilizzata solo quando conviene e per chi conviene, si sono regalate le nostre meravigliose coste ai privati, per i prossimi 13 anni. Di questo il governo Musumeci e l’Assessore Cordaro dovranno rendere conto non tanto al Movimento 5 Stelle ma alle future generazioni».