Una vera e propria riunione, come non si faceva da tempo o forse da mai, quella che ieri pomeriggio ha visto tutti assieme esponenti della politica trapanese ragionare su come battere il duo Tranchida-Toscano in vista delle elezioni Amministrative per Erice dell’anno prossimo. Riunione che, ovviamente, ha scatenato le reazioni della controparte…
Appuntamento nemmeno tanto segreto, anche perchè il luogo della riunione era letteralmente a vista in zona stadio. C’erano quasi tutti, anche qualcuno che poteva o doveva non esserci, fra quanti ritengono necessario limitare il potere elettorale ed amministrativo del duo Giacomo Tranchida e Daniela Toscano. Ad Erice si vota la prossima primavera e quindi bisogna correre. Il centrodestra allargato alle forze non proprio di centrodestra, come ad esempio il movimento CinqueStelle e il movimento Cives, o come l’ex vicesindaco di Erice GianRosario Simonte, s’è incontrato ieri pomeriggio per una prima formale prova di intesa: attorno al tavolo del ragionamento c’erano l’Udc rappresentato dalla deputata regionale Eleonora Lo Curto, il movimento Cinquestelle rappresentato dal Senatore Santangelo, Il Partito Socialista rappresentato da Dino manzo e Fratelli d’Italia con il suo coordinatore provinciale Maurizio Miceli, c’era Via e c’era anche la Lega, c’era il movimento Cives e c’era anche Diventerà Bellissima. C’era il comitato Fronte Comune con Silvana Catalano e Marcello Maltese e c’era, soprattutto Giuseppe Guaiana in rappresentanza del suo movimento Amo Erice costola di Amo Trapani. E poi, dulcis in fundo si potrebbe dire, c’era anche l’ex vicesindaco di Erice GianRosario Simonte che ha avuto parole non certo di elogio per Tranchida e Toscano. Si sono riuniti per capire se possono andare assieme, da vera coalizione, nel tentativo di scardinare lo strapotere elettorale di Tranchida e Toscano. Ma non basta, hanno precisato alcuni come i cinquestelle ed Amo Erice, solo l’avversione per il tranchidismo: serve un vero progetto amministrativo sul quale ragionare. Altrimenti si va in ordine sparso. I presupposti programmatici, sostengono molti dei partecipanti, ci sarebbero tutti e non vertono, certamente, sulle aspirazioni o antipatie dei singoli: il nome da proporre come candidato sindaco arriverà, eventualmente, dopo l’avvenuta intesa programmatica.
L’EDITORIALE DEL DIRETTORE DI TELESUD NICOLA BALDAROTTA