Roghi in provincia: arrestati tre presunti piromani

Di Pamela Giacomarro

Mesi di indagini. Immagini satellitari, telecamere private, migliaia di fotogrammi analizzati per risalire ai responsabili dei roghi divampati nel corso dell’estate scorsa nel trapanese. Sono tre i piromani individuati ed arrestati dai Carabinieri del Comando Provinciale di Trapani, con il supporto dei colleghi del Niab di Palermo e coordinati dalla Procura del capoluogo.

In due, un cinquantaseienne alcamese, operaio stagionale della Forestale e un pastore cinquantunenne di Paceco, sono finiti ai domiciliari con l’ausilio del braccialetto elettronico. Per un quarantanovenne di Custonaci, con alle spalle alcuni precedenti, si sono invece spalancate le porte del carcere.

I particolari dell’operazione sono stati illustrati questa mattina nel corso di una conferenza stampa a cui ha preso parte, tra gli altri, il procuratore Gabriele Paci.

Nello specifico, il cinquantaseienne è ritenuto il responsabile dell’incendio divampato lo scorso 27 agosto in contrada Costa ad Alcamo. Circa 12 gli ettari di macchia mediterranea distrutti. Le fiamme hanno anche danneggiato due veicoli e lambito un deposito di carburanti, un’abitazione, l’istituto scolastico chimico biologico “Danilo Dolci”, tre terreni coltivati ad ulivi e due pali telefonici. Solo dopo sette ore l’incendio venne domato dai Vigili del Fuoco e dagli uomini della Forestale.

Il cinquantaseienne è stato individuato grazia alle testimonianze dei residenti della zona e le immagini estrapolate dalle telecamere di videosorveglianza che hanno immortalato l’uomo che, circa dieci minuti prima dell’incendio e un’ora prima di intraprendere il proprio turno di lavoro, si era fermato con la propria autovettura nei pressi di un appezzamento di terreno da dove sono partite le fiamme.

Utilizzando lo stesso metodo investigativo, i militari dell’Arma sono riusciti ad individuare il quarantanovenne, con alle spalle anche precedenti per simili reati, ritenuto responsabile del rogo divampato tra via Dante e piazza Campicello a Custonaci, lo scorso 20 settembre.

Un testimone ha riferito di aver visto l’uomo lanciare qualcosa dal finestrino del suo Fiorino, in un campo di sterpaglie, causando l’innesco dell’incendio. Le immagini delle telecamere di videosorveglianza si sono rivelate fondamentali anche per individuare il responsabile del rogo divampato lo scorso 13 ottobre alla Riserva Naturale Orientata delle saline di Trapani e Paceco, mandando in fumo circa un ettaro di macchia mediterranea.

L’uomo è stato immortalato mentre si allontanava dal terreno interessato dall’incendio a bordo di una vespa. Sui moventi dei presunti piromani sono in corso ulteriori indagini.