La maggioranza consiliare commenta le sentenze del TAR di Palermo di ieri sui ricorsi presentati da Maurizio Miceli e da Giovanna Romano.
«Negli scorsi mesi, l’opposizione consiliare ha messo in dubbio la legittimità delle elezioni amministrative del 2023, ipotizzando gravi errori nella compilazione dei verbali da parte dei Presidenti di Seggio e chiedendo l’annullamento delle elezioni scorse – scrive, in una breve nota stampa, l’intera maggioranza consiliare -. Un colpo di coda che cercava di minare sia il buon andamento dell’Amministrazione Comunale, paralizzandone l’azione, sia il principio democratico che ha visto riconfermare il sindaco Tranchida e la sua maggioranza in aula, oltre a creare un danno irreparabile ai cittadini tutti.
Oggi – continuano – esprimiamo grande soddisfazione circa i pronunciamenti del TAR di Palermo che ha respinto il ricorso presentato da Maurizio Miceli avverso l’elezione del sindaco e del Consiglio comunale tutto ed inammissibile il ricorso presentato dalla candidata Giovanna Romano, prima dei non eletti nella lista “Amo Trapani”. Non abbiamo mai dubitato della legittimità del dato elettorale ed abbiamo aspettato la decisione dei giudici amministrativi, consapevoli del fatto che avrebbero deciso con scienza e coscienza nel rispetto della legge.
Andiamo avanti ancora più sereni nella nostra azione politica con la certezza, per noi mai venuta meno, che la volontà elettorale del cittadino sia stata pienamente rispettata.
Esprimiamo la nostra più sentita riconoscenza circa il grande lavoro svolto dai legali Girolamo Rubino, Giuseppe Impiduglia e Leonardo Giglio i quali, con grande professionalità e competenza, hanno contribuito a confermare la legittimità delle elezioni dello scorso maggio ed a rispettare il voto espresso dalle cittadine e dai cittadini trapanesi, dimostrando che la tesi di controparte fosse infondata.
Ai ricorrenti – concludono – auguriamo di poter continuare a guardare al bene di questa città, con lo stesso senso di responsabilità che contraddistingue i consiglieri di questa maggioranza».