Una delegazione dell’associazione “Trapani Erice una città”, composta dal presidente Ignazio Grimaldi e dai componenti il Direttivo Mario Buscaino e Pietro Savona, ha incontrato il direttore generale dell’ASP di Trapani, Ferdinando Croce.
“Scopo dell’incontro – si legge in un comunicato diramata dal comitato che punta all’unione dei comuni – è stato quello di illustrare gli obiettivi primari dell’associazione, impegnata a sensibilizzare i cittadini e le istituzioni locali, a favore di un progetto di razionalizzazione e semplificazione amministrativa volto a creare una nuova unica Città partendo dalla unificazione dei territori di Trapani, Erice e Misiliscemi; a tale scopo l’associazione ritiene di doversi impegnare, fin da subito, della qualità dei principali servizi e delle prestazioni offerte ai cittadini e, quindi, anche delle prospettive del servizio sanitario presente in questo territorio densamente popolato”.
Il presidente Grimaldi ha chiesto di conoscere “quali sviluppi e prospettive di potenziamento – continua la nota – saranno garantite all’Ospedale S. Antonio Abate di Trapani, avendo cura di rappresentare la preoccupazione dei cittadini del territorio che, negli ultimi anni, hanno percepito una sempre maggiore sofferenza dei servizi ospedalieri e del personale in essi impegnato; inoltre è evidente ormai la grave mancanza di spazi destinati a favore dei singoli reparti”.
Il direttore generale ha illustrato la programmazione dell’ASP per quanto riguarda le competenze assegnate ad ognuna delle 4 aree territoriali individuate nella provincia di Trapani che vede l’Ospedale S.Antonio Abate notevolmente potenziato; entro l’anno dovrebbero partire i lavori di ampliamento e la realizzazione del servizio di Radioterapia atteso da oltre dieci anni.
Il progetto prevede la realizzazione di un nuovo padiglione e l’ampliamento dell’attuale edificio ospedaliero, con quattro nuove elevazioni, di cui una seminterrata, destinate ad ospitare le attività di servizio di radioterapia con due bunker; unità operativa di terapia subintensiva, con 18 posti letto; un complesso operatorio con quattro sale operatorie; unità operativa di chirurgia generale (18 posti letto); unità operativa di chirurgia toracica (4 posti letto); unità operativa di chirurgia vascolare (8 posti letto); unità operativa di ortopedia e traumatologia (24 posti letto); unità operativa di chirurgia pediatrica (7 posti letto).
A tale fondamentale realizzazione va aggiunta la prospettiva di ampliamento della struttura ospedaliera attraverso l’utilizzo dei locali del Seminario vescovile, per cui l’ASP ha effettuato una manifestazione pubblica d’interesse, che darebbe la possibilità di recuperare numerosi spazi da destinare ai reparti, senza dimenticare che sono in corso i lavori per la realizzazione del nuovo pronto soccorso.
Il presidente Grimaldi, nel ringraziare il direttore generale dell’Asp Croce per la sua disponibilità, “conferma l’impegno dell’associazione ad operare a favore del rafforzamento e miglioramento dei servizi sanitari presso tutte le istituzioni interessate”, conclude il comunicato.