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sabato, Aprile 20, 2024
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La proposta di rettifica dei confini avanzata dal Comitato

Di seguito il documento presentato dal Comitato per la rettifica dei confini nel corso della riunione tenuta a Palazzo Cavarretta per parlare delle proposte per riorganizzare i territori di Trapani ed Erice.

Al Sig presidente del Consiglio Comunale di Erice

Al Sig Presidente del Cpnsiglio Comunale di Trapani

PROPOSTA di “RETTIFICA dei CONFINI”

Si ritiene necessario, ormai da parecchio tempo, affrontare le problematiche riguardanti l’assetto urbanistico territoriale dei Comuni di Trapani ed Erice

Negli ultimi 70 anni le città sono cresciute in modo disordinato tanto che, in breve tempo, il tessuto edilizio ha invaso tutte le superfici disponibili senza preoccuparsi di confini amministrativi. A causa di tale, caotica, espansione territoriale, oggi la popolazione si ritrova a vivere tra non pochi paradossi dettati, spesso, dalla differente gestione di servizi tra Comuni confinanti.

Un ripensamento dell’assetto urbano tra i comuni di Trapani ed Erice, dunque, è necessario ed indispensabile ma non può prescindere da una riflessione sulle peculiarità di tali Comuni, da un confronto tra le Amministrazioni interessate e dall’espressione di voto da parte dei cittadini. Appare piuttosto riduttivo pensare all’unione di Comuni confinanti, attraverso l’istituzione di un nuovo Comune: ciò non solo tende all’annullamento della lunga storia di ognuna delle due Città offuscandone le singole potenzialità, le risorse culturali e ambientali ma non tiene conto delle innumerevoli variazioni che inciderebbero sulla qualità di vita degli abitanti.

Per tali ragioni, dunque, si ritiene doverosa la ridefinizione della linea di confine tra i territori comunali ma non attraverso una semplice e fredda fusione che causerebbe inevitabilmente l’espandersi delle zone marginali, l’accentramento e la razionalizzazione degli uffici amministrativi a scapito del Monte Erice e delle frazioni rendendole ancor più periferiche se non abbandonate.

Per quanto su esposto si ritiene opportuno avviare un confronto con le Amministrazioni dei comuni di Trapani ed Erice (nonché di Valderice e Buseto), una valutazione delle risorse, delle modalità di erogazione e gestione dei servizi, delle peculiarità delle diverse zone territoriali ed avviare l’iter procedurale volto ad una Rettifica dei Confini così come previsto ai sensi degli articoli 9 e 10 Legge regionale n. 30/2000 che investe i Comuni del potere di iniziativa in merito alla proposta di progetto di variazione territoriale.

Tale soluzione, non impedirebbe a Trapani di espandere il proprio territorio  e rendere funzionale ed efficiente ogni servizio al cittadino, armonizzando la contabilità pubblica attraverso un nuovo assetto tributario. Trapani, infatti, si espanderebbe annettendo le frazioni di Casa Santa, S. Giuliano, Trentapiedi, S.Cusumano e Villa Mokarta, e potrebbe, al contempo, cedere ad Erice la frazione di Fulgatore ed Ummari, oltre che quella di Mokarta (Napola) vicine per cultura oltre che geograficamente alle frazioni di Ballata, Tangi e Napola.

Allo stesso tempo, – Erice non solo manterrebbe la propria autonomia, l’identità storico culturale e rurale, mantenendo l’autonomia amministrativa su Monte Erice (il cui Comune si estenderebbe a valle includendo le frazioni di Fulgatore, Napola, Ballata, Tangi e Pizzolungo sul versante mare) ma, in prospettiva, potrebbe guardare nuovamente al versante agro-ericino (Valderice, Custonaci e Buseto su tutte) riacquisendo parte della grandezza che merita.

Non sempre mettere tutto dentro è sinonimo di risparmio, efficienza e miglioramento dei servizi e gli aggettivi grande e piccolo sono da declinare nello spazio, nel tempo e nella specifica problematica da esaminare così come non è opportuno definire piccolo o grande un Comune in base a soglie dimensionali o indici di residenza. La grandezza di un Comune si definisce dall’efficacia ed efficienza dei servizi erogati ma anche e soprattutto dalla capacità dell’amministratore di rendere UNICO il proprio territorio al di là di ogni confine.

Il Comitato per la rettifica dei confini

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