Petrosino, Caradonna si dimette dalla carica di Presidente del Consiglio comunale

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Coinvolto nell’operazione dei carabinieri su mafia e voto di scambio, culminata in due arresti, e indagato nell’ambito della stessa inchiesta, il presidente del Consiglio comunale di Petrosino, Aldo Caradonna, questa mattina, si è dimesso dalla carica. Rimane in aula, però, nel ruolo di consigliere comunale eletto.
“Con grande rammarico ma anche con estremo senso di responsabilità che oggi, dice – , dopo un’attenta riflessione, ho deciso di mettermi da parte per la situazione che mi ha visto coinvolto in questi ultimi giorni”. “Confido- aggiunge – nell’operato della magistratura affinché la mia posizione venga al più presto chiarita ma mi rendo anche conto che la carica di Presidente, per essere svolta al meglio, necessita di quella serenità che oggi mi manca. Al Presidente spetta il compito di mantenere il giusto equilibrio tra maggioranza e opposizione, equilibrio che in questo momento non posso garantire al Consiglio Comunale”. Nella lettera di dimissioni, indirizzata al sindaco e al segretario generale del Comune, Caradonna ringrazia “tutti coloro che ripongono in me la loro fiducia e che continuano a dimostrarmi la loro vicinanza con i tanti attestati di stima e di affetto in questo momento delicato per me e per la mia famiglia”.

Le dimissioni di Caradonna aprono un altro fronte politico che punta direttamente al sindaco Anastasi. A chiederne le dimissioni è il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, Maurizio Miceli ,che proprio a Petrosino da oggi annovera il consigliere comunale Roberto Mario Bonomo che oggi ha aderito al partito di Giorgia Meloni.