Si sono aperte le porte del carcere “Pietro Cerulli” di Trapani per Ugo Di Leonardo 79 anni, condannato per associazione mafiosa alla pena di 12 anni di reclusione con sentenza del Tribunale di Marsala nel 2017, confermata dalla Corte d’Appello di Palermo e divenuta definitiva lo scorso 8 marzo. Proprio in forza di un ordine di carcerazione emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica di Marsala i carabinieri hanno proceduto alla notifica all’ex geometra del comune di Santa Ninfa che era già detenuto agli arresti domiciliari. Di Leonardo fu arrestato nell’agosto del 2015 nell’ambito dell’operazione “Ermes”, coordinata dalla Procura distrettuale Antimafia di Palermo che aveva portato all’arresto di 11 esponenti di vertice delle famiglie di Cosa nostra trapanese che gestivano il sistema di comunicazione del latitante Matteo Messina Denaro. Il centro di smistamento dei “pizzini” si trovava in un casolare, nelle campagne tra Mazara del Vallo, Salemi e Castelvetrano. Di Leonardo, secondo gli investigatori dei carabinieri, era appartenente alla famiglia mafiosa di Partanna ed inserito nella riservata rete di trasmissione dei “pizzini” provenienti da e diretti al latitante Messina Denaro Matteo. Una accusa che ha retto nei diversi gradi di giudizio.